Paul Krugman, editorialista del New York Times, ha evidenziato la spaccatura e invocato “una politicizzazione del clima”, cioè la necessità di considerare la questione ambientale terreno di scontro fra due visioni del Paese, una refrattaria a qualsiasi prova scientifica e decisa nel negare il ruolo dell’uomo nel surriscaldamento del pianeta. Lo riporta La Stampa che dà spazio alle riflessioni di Krugman: “La politica ambientale non sarà il tema centrale delle presidenziali del 2024 che avranno il focus su economia e temi sociali. Viviamo in un’epoca di disastri ambientali in aumento. L’estremismo ambientale del Partito repubblicano – è il partito più ostile alle azioni sul clima di qualsiasi altro partito nel mondo avanzato sarebbe, in un dibattito politico più logico, il più grande tema elettorale”.
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