“Si prevede che le conseguenze socio-economiche dei cambiamenti climatici, sotto forma di mortalità, perdite nell’agricoltura e nella produzione di energia, nonché danni causati dalle inondazioni, saranno più severe in tutto il Mediterraneo, mentre i Paesi scandinavi potrebbero godere di lievi benefici dovuti all’incremento delle forniture energetiche e del rendimento dei campi. Temperature più elevate possono inoltre avere un impatto sulla crescita economica. In questo modo un nuovo «spread climatico» potrebbe rafforzare le linee di frattura già esistenti tra i Paesi europei”. Lo si legge su La Stampa in un’analisi della situazione fatta da tre esperti del Think Tank europeo Bruegel.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…