Clima, a marzo mai così caldo in Europa: temperature da record

Le temperature globali si sono mantenute a livelli storicamente elevati a marzo, proseguendo quasi due anni di caldo straordinario sul pianeta, al limite superiore delle previsioni scientifiche sul riscaldamento globale. In Europa, marzo è stato di gran lunga il mese più caldo mai registrato, secondo il bollettino mensile dell’Osservatorio Copernicus pubblicato martedì.

Nel Vecchio Continente, quello che si sta riscaldando più rapidamente, questa eccezionale anomalia ha risparmiato il mese scorso la Penisola Iberica e il sud della Francia. In alcune regioni, come Spagna e Portogallo, il fenomeno è stato accompagnato da precipitazioni estreme, addirittura da record, mentre in altre, come i Paesi Bassi e la Germania settentrionale, si è registrato un mese particolarmente secco. Altrove, studi condotti dalla principale rete scientifica World Weather Attribution (WWA) hanno concluso che il cambiamento climatico ha esacerbato un’intensa ondata di calore in Asia centrale e alimentato piogge che hanno causato inondazioni mortali in Argentina.

A livello mondiale, marzo 2025 è il secondo mese più caldo, dopo marzo 2024, prolungando una serie ininterrotta di temperature record o quasi record da luglio 2023. Da allora, salvo una sola eccezione, ogni mese è stato più caldo di almeno 1,5 °C rispetto alla media preindustriale, sfidando gli scienziati a spiegare questa lunga e insolita serie.

“Il fatto che (marzo 2025) sia ancora di 1,6 °C al di sopra dei livelli preindustriali è davvero impressionante”, spiega Friederike Otto, climatologa dell’Imperial College di Londra, contattata dall’AFP. “Siamo saldamente intrappolati nella morsa del cambiamento climatico causato dall’uomo” e della conseguente combustione massiccia di combustibili fossili, ha affermato. “Siamo ancora a temperature estremamente elevate”, sottolinea Robert Vautard, copresidente del gruppo di lavoro sul clima dell’IPCC, composto da esperti incaricati dalle Nazioni Unite. “Si tratta di una situazione eccezionale”, dice all’AFP, “perché normalmente le temperature scendono bruscamente dopo due anni di El Niño”, il fenomeno naturale che fa aumentare temporaneamente le temperature globali, l’ultimo dei quali si è verificato nel 2023-2024.

Secondo Copernicus, marzo 2025, con una temperatura media di 14,06 °C, è stato quindi solo 0,08 °C più freddo rispetto al record di marzo 2024 e appena più caldo rispetto al 2016. Ma questi due estremi precedenti erano stati osservati durante un forte episodio di El Niño, mentre il 2025 flirta con La Niña, la fase inversa del ciclo, sinonimo di un’influenza rinfrescante. Tuttavia, “l’aumento delle temperature rimane entro i limiti superiori delle proiezioni, ma non al di fuori di esse”, sottolinea il funzionario senior dell’IPCC.

Il 2024 è stato comunque il primo anno solare a superare la soglia di 1,5°C, il limite di riscaldamento più sicuro adottato da quasi tutti i Paesi del mondo nell’accordo di Parigi. Ma il record attuale diventerà presto un fatto comune: “Data l’attuale concentrazione di gas serra nell’atmosfera, la probabilità che si verifichi un’anomalia del genere è di dieci anni”, ha spiegato all’AFP Christophe Cassou, autore dell’IPCC e direttore della ricerca al CNRS. In un anno con El Niño, come è accaduto nel 2024, la probabilità di riscontrare una temperatura annuale globale di questo tipo aumenta a “una volta ogni 4 o 5 anni”, ha calcolato il climatologo eseguendo i modelli numerici di riferimento.

Secondo l’IPCC, il mondo è sulla buona strada per superare definitivamente la soglia di 1,5°C entro l’inizio degli anni ’30. Secondo studi recenti, questo traguardo potrebbe essere raggiunto addirittura prima della fine del decennio. Ogni frazione di grado di riscaldamento è importante perché aumenta progressivamente l’intensità e la frequenza degli eventi meteorologici estremi (ondate di calore, forti piogge o siccità). I  dati annuali sulla temperatura globale risalgono al 1850. Ma carote di ghiaccio, sedimenti del fondale oceanico e altri “archivi climatici” stabiliscono che il clima attuale non ha precedenti negli ultimi 120.000 anni.

Elena Fois

Recent Posts

Leonardo, Cingolani: 27/11 presentiamo scudo difesa aerea ‘Michelangelo Dome’

La 'Michelangelo Dome', ovvero il nuovo sistema di difesa aereo integrato, sarà presentato da Leonardo…

52 minuti ago

Ponte Stretto, Nave (M5S): Meloni tolga a Salvini pure deleghe a treni e Ncc

“Il passaggio di gestione del progetto del ponte sullo Stretto a Palazzo Chigi è l’ennesima…

2 ore ago

Ponte Stretto, in cdm informativa Salvini: Voglio far partire i lavori al più presto

Informativa di Matteo Salvini, durante il Consiglio dei Ministri, sul Ponte sullo Stretto. Il vicepremier…

2 ore ago

4 Novembre, Mattarella: Monito a non intraprendere guerre per risolvere controversie

"Il 4 novembre rappresenta un monito per ricordare alle nuove generazioni, di ogni parte del…

2 ore ago

Maltempo, Musumeci: In cdm 10 mln per alluvione di settembre in Lombardia

Gli eventi calamitosi del settembre scorso sono stati oggetto di esame nella seduta odierna del…

2 ore ago

Snam: Migliora guidance 2025, rivisti al rialzo Ebitda e utile netto

Sulla base della performance registrata nei primi nove mesi del 2025, migliorano gli obiettivi finanziari…

4 ore ago