Crisi climatica assente da dibattito politico: FFF lancia sciopero

Dopo continue marce e incontri con i rappresentanti politici, il Fridays For Future si mobilita in vista delle elezioni politiche e lancia lo Sciopero Globale per il Clima per il 23 settembre, a due giorni dall’appuntamento alle urne.

Dopo quattro, le persone si stanno svegliando, ma i responsabili politici sono ancora fermi”, lamenta Alice Quattrocchi, attivista catanese. “La crisi climatica è assente dal dibattito – spiega -. Più noi parliamo di clima, più i principali partiti sembrano fare a gara per prenderci in giro con belle parole a favore dell’ambiente, senza nessun piano completo, ma anzi chiedendo nuovi rigassificatori o altre misure che accelerano la catastrofe climatica”.

Le persone più colpite dalle conseguenze della crisi climatica vengono ancora “messe a tacere“, denunciano gli attivisti. Parlano delle persone migranti, “strumentalizzate o trattate come feccia“, dei lavoratori, “premiati prima e subito dopo sacrificati sull’altare della crisi infinita, come se accettare salari più bassi e lavoro precario fosse un loro dovere“.

Nel frattempo, tuonano, “chi è al potere sembra ancora dedicare tutto il proprio tempo a distrarre, ritardare e negare i cambiamenti necessari che ci attendono“. Le emissioni di CO2 non si riducono, ma continuano ad aumentare. Il mondo continua a espandere le infrastrutture per i combustibili fossili e a versare denaro “solo a favore di poche aziende e nel nome dei loro extraprofitti“.

Abbiamo un estremo bisogno di un piano di giustizia climatica e sociale che metta prima le persone e dopo il profitto: appunto, #PeopleNotProfit, continua Agnese Casadei. “Stiamo ancora correndo nella direzione sbagliata. La strada da percorrere è davvero lunga, ma siamo qui e non abbiamo intenzione di fare alcun passo indietro“.

Per le elezioni politiche, Fridays For Future Italia ha raccolto nell’Agenda climatica un insieme di proposte che dovrebbero essere incluse in ogni programma e considerate da ogni candidato per affrontare l’emergenza: “In questi giorni stiamo incontrando candidate e candidati e chiediamo loro che la crisi climatica venga affrontata a partire dall’energia e dai trasporti, che si parli di edilizia, lavoro, povertà energetica e acqua“. Cinque proposte e dieci richieste: “Sappiamo che il solo voto non è sufficiente per vedere questo cambiamento realizzato: serve alzare la voce e battersi per il cambiamento”.

Allo sciopero ha aderito Flc Cgil, invitata, insieme a tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti a partecipare attivamente in ogni città: “Vogliamo dare un consiglio per i prossimi dibattiti: parlate con noi, non litigate tra voi – è l’appello di Fff ai leader politici -. Il punto sono i cittadini“.

Nadia Bisson

Recent Posts

Ex Ilva, sindacati convocati a Palazzo Chigi il 28 ottobre

Arriva la convocazione per i sindacati a Palazzo Chigi per discutere del futuro dell'ex Ilva.…

6 ore ago

Auto, al via il 22 ottobre le richieste di incentivi per i veicoli elettrici

Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…

6 ore ago

Auto, Mase: Al via 22/10 domande per bonus veicoli elettrici

Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…

7 ore ago

Gaza, Palazzo Chigi: Al via strategia per gestione emergenza e ricostruzione

In seguito alla firma dell'accordo di pace per il Medio Oriente, l'Italia "ha prontamente avviato…

7 ore ago

Maltempo, forti piogge in Sardegna: salvate madre e figlia intrappolate in auto

Dalle prime ore del mattino la provincia di Sassari è interessata da intense precipitazioni. Decine…

8 ore ago

Stellantis investe 13 miliardi negli Stati Uniti: cinque nuovi modelli e 5mila posti di lavoro

Stellantis investe 13 miliardi di dollari negli Usa. Il più grande investimento nei 100 anni di…

10 ore ago