Olimpiadi invernali a rischio: solo 10 Paesi potranno ospitarle nel 2040

Solo dieci Paesi saranno ancora in grado di ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali entro il 2040, rispetto ai circa quindici di oggi. Questo, secondo il presidente del Cio Thomas Bach, costringe il Comitato a riflettere sul futuro della competizione. I Giochi invernali sono da tempo considerati come uno dei principali eventi sportivi più minacciati dal riscaldamento globale, con una crescente dipendenza dalla neve artificiale e un minor numero di candidature da un’area geografica già limitata. Tanto che il CIO già alla fine del 2022 aveva rinviato l’elezione della città ospitante dei Giochi del 2030, originariamente prevista per la 141a sessione che si aprirà domenica a Mumbai, per chiedere alla futura commissione ospitante di condurre uno studio più ampio sulla “sostenibilità degli sport invernali“.

Secondo i “risultati iniziali di questo studio” presentati oggi, “15 Comitati Olimpici Nazionali (CNO) in tre continenti hanno attualmente almeno l’80% delle strutture necessarie” per i Giochi invernali, ha spiegato Thomas Bach alla stampa. Secondo il leader, dieci di questi 15 CNO “hanno ospitato i Giochi di recente o sono interessati a ospitarli in futuro“. Tra questi, Svezia, Francia e Svizzera, in lizza per i Giochi del 2030, e la città americana di Salt Lake City, in lizza per il 2034. Tuttavia, Thomas Bach ha avvertito che il riscaldamento globale significa che “entro il 2040“, due di esse “non avranno più l’affidabilità climatica richiesta” per i Giochi, cifra che sale a cinque se si tiene conto “dei Giochi paralimpici organizzati a marzo” nello stesso sito.

Il capo del movimento olimpico ha quindi inserito l’argomento all’ordine del giorno della sessione di domenica, suggerendo diverse strade: “una doppia assegnazione” dei Giochi nel 2030 e nel 2034 per darsi tempo, seguita da un possibile “sistema di rotazione” tra le città ospitanti e da una revisione degli eventi su neve e ghiaccio. Per il momento, ha confermato Thomas Bach, la commissione della città ospitante deve proporre “entro la fine di ottobre/novembre” di aprire un “dialogo mirato” con una o più delle candidate per il 2030 o addirittura per il 2034. La scelta sarà poi convalidata dal Comitato esecutivo nella sua prossima riunione dal 28 novembre al 1° dicembre.

Una volta completata questa fase, l’organizzazione olimpica punta a un’assegnazione ufficiale entro la sua sessione del prossimo anno: o a Parigi, poco prima delle Olimpiadi del 2024, o in un altro Paese se la Francia sarà ancora in corsa per l’edizione del 2030.

Chiara Troiano

Recent Posts

Ex Ilva, sindacati convocati a Palazzo Chigi il 28 ottobre

Arriva la convocazione per i sindacati a Palazzo Chigi per discutere del futuro dell'ex Ilva.…

8 ore ago

Auto, al via il 22 ottobre le richieste di incentivi per i veicoli elettrici

Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…

9 ore ago

Auto, Mase: Al via 22/10 domande per bonus veicoli elettrici

Lo sportello online per la presentazione delle domande da parte dei cittadini e delle microimprese…

10 ore ago

Gaza, Palazzo Chigi: Al via strategia per gestione emergenza e ricostruzione

In seguito alla firma dell'accordo di pace per il Medio Oriente, l'Italia "ha prontamente avviato…

10 ore ago

Maltempo, forti piogge in Sardegna: salvate madre e figlia intrappolate in auto

Dalle prime ore del mattino la provincia di Sassari è interessata da intense precipitazioni. Decine…

11 ore ago

Stellantis investe 13 miliardi negli Stati Uniti: cinque nuovi modelli e 5mila posti di lavoro

Stellantis investe 13 miliardi di dollari negli Usa. Il più grande investimento nei 100 anni di…

13 ore ago