Trump sceglie Jacobs alla guida del Noaa: fu al centro del ‘Sharpiegate’

Si chiama Neil Jacobs, è un celebre meteorologo ed è stato nominato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla guida della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), cioè l’agenzia Usa che si occupa di previsioni meteorologiche, monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche e tracciamento di mappe dei mari. L’esperto aveva già guidato l’agenzia dal 2018 al 2021, ma era stato bersaglio di critiche per il suo ruolo nel cosiddetto ‘Sharpiegate’, uno degli episodi più strani della prima presidenza Trump.

La controversia era scoppiata nel settembre 2019, quando Trump aveva affermato, sulla base di informazioni non aggiornate, che l’uragano Dorian avrebbe colpito l’Alabama. Il servizio meteorologico locale (NWS) aveva negato con forza queste affermazioni per evitare il panico, ma il repubblicano aveva mantenuto la propria posizione, rafforzata da una serie di tweet e da una mappa (rivelatasi poi non vera) sulla quale era stata aggiunta una linea con un pennarello nero per includere l’Alabama nel possibile percorso dell’uragano.

La NOAA, allora guidata da Neil Jacobs, aveva rilasciato una dichiarazione a sostegno della posizione di Donald Trump, suscitando la costernazione dei meteorologi. In seguito, l’intervento di Jacobs e di altri nello Sharpiegate era stato messo sotto indagine dall’autorità di regolamentazione. Indagine sostenuta dal Congresso perché “non basato sulla scienza e in gran parte dovuto a influenze esterne”.

Ecco perché la nuova nomina di Neil Jacobs ha attirato le critiche degli scienziati. “Se i dati utilizzati per proteggere le persone e l’economia diventano meno affidabili, il risultato sarà un danno molto reale per tutti, specialmente per coloro che sono in prima linea nella crisi climatica”, spiega Rachel Cleetus dell’Union of Concerned Scientists. Se Jacobs verrà confermato nell’incarico, ha aggiunto, dovrà “impegnarsi a rispettare l’integrità scientifica della NOAA e a resistere a qualsiasi tentativo di smantellarla o di commercializzare il suo lavoro di previsione, come richiesto dai sostenitori del ‘Progetto 2025’”.

Il ‘Progetto 2025‘, un documento di 900 pagine del think tank conservatore Heritage Foundation, chiede la distruzione della NOAA, accusata di essere uno dei “principali motori dell’industria dell’allarme climatico”. Il documento auspica anche la privatizzazione dei servizi meteorologici. Donald Trump ha preso le distanze dal ‘Progetto 2025’ durante la campagna elettorale, ma il piano sembra prendere piede ora che è tornato al potere.

Chiara Troiano

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