Riccardo Valentini, docente di Ecologia all’Università della Tuscia e membro dell’Ipcc, dice a Repubblica che “abbiamo un assoluto bisogno degli alberi per contrastare la crisi climatica, in particolare nelle città. Perché le piante producono tutta una serie di effetti benefici, a cominciare dalla riduzione degli estremi termici”. Valentini spiega poi: “Sappiamo che le città sono in media 2 gradi centigradi più calde delle campagne circostanti. E gli alberi metropolitani aiutano a contrastare il formarsi delle isole di calore tra i palazzi, perché assorbono grandi quantità di energia solare: il 60-70% di quella che catturano la utilizzano per succhiare l’umidità dal terreno e per traspirare, è l’equivalente del nostro processo di sudorazione. L’effetto è che le piante così si rinfrescano e rinfrescano l’ambiente circostante. È come se fossero dei condizionatori d’aria naturali che non consumano elettricità e combustibili fossili”. E per arginare le bombe di acqua? Sempre gli alberi: “Gli alberi sono utili anche il quel caso. Rallentano il deflusso dell’acqua, che sarebbe molto più impetuoso se avvenisse su superfici artificiali e lisce”. Nello specifico, Valentini pianterebbe querce “il cui apparato radicale è solidissimo. Ma c’è chi storce il naso di fronte al fatto che la loro chioma è irregolare o che ‘sporcano’ perdendo le foglie in autunno. Oppure gli ulivi: per sradicarli ci vuole un caterpillar”.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…