Inflazione in calo e la Bce taglia i tassi, Lagarde: No traiettorie prestabilite

L’inflazione fa meno paura, e la Banca centrale europea decide di ridare respiro e fiducia ritoccando di tassi di interesse. Il Consiglio direttivo opera un taglio dello 0,25%, perché i dati in possesso dello staff della Bce sono tali da giustificare un allentamento. “E’ ora opportuno compiere un altro passo nella moderazione del grado di restrizione della politica monetaria”, recita il documento di fine seduta. La decisione è stata “unanime”, assicura Christine Lagarde, la presidente della Bce che però vuole evitare facili conclusioni. “Le decisioni di oggi non sono un impegno preventivo verso un particolare percorso”, mette in chiaro. Vuol dire che si deciderà volta per volta, e che i l taglio di oggi non ne esclude di nuovi, ma neppure li garantisce. “ Per il futuro – aggiunge Lagarde – userò lo spagnolo: que sera sera”.

Con il taglio, atteso da molti addetti ai lavori, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale quindi scende al 3,65%, il tasso di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale scende a quota 3,90 % e il tasso di interesse sulla linea di deposito scende al 3,50%. Alla base della scelta un’inflazione complessiva pressoché stabile rispetto alle proiezioni di giugno, attesa al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 . Ma sono soprattutto i dati sull’inflazione di fondo (esclusi dunque i beni dai prezzi più volatili, energia e alimentari) a fornire indicazioni positive tali da giustificare l’aggiustamento al ribasso della politica monetaria. A Francoforte si attendono, per l’inflazione di fondo, “un rapido calo” , dal 2,9% di quest’anno al 2,3% nel 2025 e al 2% nel 2026.

Le cose sembrano mettersi bene, ma a Francoforte si mantiene la linea della prudenza. Perché, sottolinea la numero uno dell’Eurotower, “sulla crescita continuano a soffiare venti contrari “, e permangono dunque “rischi al ribasso”. L’allarme su una crescita ‘zero’ della Germania lanciato dall’istituto Ifo nei giorni scorsi ne è una riprova. Lagarde ripete il mantra per cui tutto dipenderà dai dati, e che si resta pronti a mantenere politiche monetarie restrittive per tutto il tempo che si riterrà necessario e per l’entità che si riterrà necessaria, per il bene della stabilità dei prezzi, che resta l’obiettivo di riferimento, e la tenuta dell’economia dell’eurozona. Quest’ultima passa però per l’azione dei governi, a cui viene chiesto un nuovo e più deciso slancio.
Si prende il tempo che serve, Lagarde, per tributare il lavoro svolto dall’ex presidente del Consiglio nonché suo predecessore alla guida della Bce. “Il rapporto Draghi è straordinario“, enfatizza: “Si concentra sulla riforme, offrendo proposte pratiche per farle, che aiutano anche noi della Bce a raggiungere i nostri obiettivi”. Il documento che getta le basi per i lavori della nuova legislatura europea sottolinea “l’ urgente necessità di riforme”.  Anche sulla spinta del rapporto Draghi, insiste Lagarde, “i governi dovrebbero ora dare il via con decisione in questa direzione nei loro piani a medio termine per le politiche strutturali e di bilancio”. Una sottolineatura non casuale, poiché “le riforme strutturali non sono responsabilità della Bce, bensì dei governi nazionali”. Non solo. Per tradurre in pratica la ricetta di Draghi occorre “leadership a livello europeo”. Anche la Bce adesso sferza la Commissione.

mariaelena.ribezzo

Recent Posts

Pnrr, Consiglio Ue approva revisione per l’Italia. Ricollocati quasi 1,2 miliardi

Via libera alla revisione tecnica del Pnrr effettuata dall’Italia. L'Ecofin ha infatti approvato la valutazione…

2 ore ago

Vertice di Ginevra, l’Europa chiede all’Iran di riprendere colloqui con Usa sul nucleare

All'incontro di Ginevra con il capo della diplomazia iraniana, Germania, Francia e Gran Bretagna hanno…

12 ore ago

Ambiente, da Cdm ok a piano nazionale qualità aria: 2,4 mld contro inquinamento

È stato adottato oggi in Consiglio dei Ministri il Piano di Azione Nazionale per il…

15 ore ago

Piano Mattei, da vertice con Meloni e vdL intese per 1,2 mld e strategia contro debito Africa

Accordi per 1,2 miliardi di euro per far crescere l'Africa e con l'Africa l'Europa. Non…

15 ore ago

Piano Mattei, Cdp-Sace: 250 mln a Africa Finance Corporation per Lobito Railway Corridor

Un finanziamento da 250 milioni di euro a favore di Africa Finance Corporation, istituto finanziario…

16 ore ago

Piano Mattei, Cdp e Sace: 250 milioni di euro a Africa Finance Corporation-2-

“Cassa Depositi e Prestiti conferma il proprio ruolo di partner strategico nel sostegno a progetti…

16 ore ago