Stellantis, nel primo semestre ricavi preliminari a 74,3 miliardi: perdita netta di 2,3 miliardi

In attesa dei risultati definitivi, che saranno diffusi il 29 luglio, Stellantis ha annunciato di aver registrato una perdita netta di 2,3 miliardi di euro nel primo semestre del 2025, penalizzato dal calo delle vendite in Europa e negli Stati Uniti e dagli oneri legati alla cessazione della produzione di alcuni modelli, secondo risultati ancora preliminari. Risultati, spiega il cfo, Doug Ostermann durante una call con gli analisti, “molto al di sotto del nostro potenziale, anche tenendo conto delle forti difficoltà che hanno caratterizzato il primo semestre dell’anno. Questo perché abbiamo ancora molto lavoro da fare per progredire nella ripresa commerciale”. Nonostante i numeri, permane la fiducia, tanto che il gruppo proprio il 29 luglio ristabilirà “le attuali previsioni finanziarie” che “riflettono” il “miglioramento” registrato dal gruppo nel primo semestre. Stellantis aveva sospeso la guidance il 30 aprile scorso, a causa – tra le altre cose – dell’incertezza creata dall’imposizione dei dazi doganali statunitensi.

Dazi che hanno pesato, e non poco, nel primo semestre. L’impatto, ha ricordato Ostermann, è stato di 300 milioni di euro: un dato “coerente con le stime di 1-1,5 miliardi fornite per l’intero anno”. “Dovremo vedere come evolve la situazione – ha aggiunto il cfo – ma date le prospettive attuali, mi aspetterei di vedere quella cifra probabilmente raddoppiare nella seconda metà dell’anno o anche di più”. In ogni caso “la situazione commerciale sembra evolversi su base giornaliera e settimanale”.

Nello primo semestre del 2024, il gruppo aveva registrato un utile netto di 5,6 miliardi di euro, già in forte calo (-48%) rispetto al livello record del 2023. Nello stesso periodo del 2025, Stellantis ha realizzato un fatturato di 74,3 miliardi di euro, con un calo del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Tra i fattori che spiegano questa perdita, per il gruppo ci sono “le interruzioni temporanee della produzione all’inizio del trimestre in risposta ai nuovi dazi doganali in Nord America” e “la transizione dell’offerta di prodotti nell’Europa allargata, dove diversi modelli importanti sono in fase di avvio dopo il loro recente lancio”. Per il gruppo, inoltre, le “misure adottate per migliorare le prestazioni e la redditività, in particolare con i nuovi prodotti” sono ancora in “fase preliminare” e “dovrebbero generare effetti positivi più significativi nella seconda metà del 2025”. Hanno pesato, poi, “circa 3,3 miliardi di euro di oneri netti ante imposte, principalmente legati alla cancellazione di programmi e alla svalutazione di piattaforme”.

Il volume dei veicoli consegnati ai concessionari è sceso del 6% nel secondo trimestre del 2025, attestandosi a 1,45 milioni. In Nord America le consegne sono calate di circa 109 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione del 25% su base annua, per diversi fattori che includono “la riduzione della produzione e delle spedizioni di veicoli importati, maggiormente colpiti dai dazi e delle minori vendite alle flotte aziendali”. Le vendite totali sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente, con quelle al dettaglio negli Stati Uniti relativamente stabili e con i due marchi più importanti della regione, Jeep e Ram, che hanno registrato complessivamente un aumento delle vendite del 13% rispetto all’anno precedente.

Nell’Europa allargata le consegne sono diminuite di circa 50 mila unità, pari a un calo del 6% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente a fattori di transizione dei prodotti. I veicoli del segmento B con piattaforma Smart Car, lanciati di recente, “continuano la salita verso i loro livelli di produzione – spiega Stellantis – e i confronti con l’anno precedente sono influenzati dalla pausa della Fiat 500 con motore a combustione interna in attesa dell’arrivo del suo successore mild-hybrid”. Le consegne delle quattro Smart Car (Citroën C3 e C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera e Fiat Grande Panda) sono aumentate del 45% su base progressiva nel secondo trimestre 2025, ovvero di 25 mila unità, rispetto al primo trimestre dello stesso anno.

Nelle altre regioni di Stellantis, le consegne sono cresciute complessivamente di 71 mila unità, pari a un aumento del 22% su base annua, grazie soprattutto a un aumento del 30% in Medio Oriente e Africa e del 20% in Sud America. In Medio Oriente e Africa le consegne sono aumentate di 29 mila unità, grazie soprattutto all’aumento dei volumi in Turchia e agli sviluppi positivi in Egitto, Algeria e Marocco. Stellantis continua a detenere la leadership in Sud America, con un aumento di 43 mila unità su base annua, beneficiando della crescita del settore, soprattutto in Argentina e Brasile.

 

Elena Fois

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