Terna, III trimestre da record: utile +9,3, Ebitda supera 1,4 mld e investimenti oltre 1,5 mld

Numeri decisamente positivi per Terna nel terzo trimestre del 2023. Il Consiglio di amministrazione, infatti, approva i risultati al 30 settembre 2023 illustrati dall’amministratore delegato e direttore generale, Giuseppina Di Foggia, che mette in fila una serie molto interessante.

Si parte dall’utile netto di Gruppo, che si attesta a 641,7 milioni di euro, con un incremento di ben 54,8 milioni (+9,3%) rispetto allo stesso periodo del 2022. E ancora i ricavi ammontano a 2.247,1 milioni, con un aumento di 254,7 milioni (+12,8%) in un anno, dovuto “prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della regulatory asset base (Rab) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based”. E’ addirittura da record l’Ebitda (il Margine operativo lordo), che nei nove mesi supera il miliardo e mezzo di euro per la prima volta nella storia del Gruppo, attestandosi a 1.556,2 milioni di euro, in crescita di 144,0 milioni di euro (+10,2%) rispetto ai 1.412,2 milioni dell’anno precedente. Mentre l’Ebit (il Risultato operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è di 979,7 milioni di euro (+9,3%).

Altro primato è negli investimenti, che da gennaio a settembre superano i 600 milioni, portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a 1.433,6 milioni: un incremento del 38,8% su base annua. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2023, invece, registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.337,3 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. “In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023 – commenta Di Foggia -. I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’Ebitda, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone“.

L’indebitamento finanziario netto arriva 9.486,2 milioni di euro e gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 81,2 milioni di euro, rilevano un incremento di 24,9 milioni di euro, rispetto ai 56,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati da una minore inflazione rilevata nel periodo, dai maggiori oneri capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità per le migliori condizioni del mercato. I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2023, poi, sono pari a 5.762, in crescita di 265 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Il risultato ante imposte, inoltre, si attesta a 898,5 milioni (+7,0%) e le imposte del periodo sono pari a 261,6 milioni (+10,5%) e il tax rate è al 29,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Tra i principali progetti del terzo trimestre del 2023, Terna segnala il progetto definitivo del ‘Ramo Ovest’ del Tyrrhenian Link, tra Sicilia e Sardegna, per cui il Mase ha emesso il decreto autorizzativo lo scorso 5 settembre. Anche la sostenibilità è uno dei parametri più brillanti per l’azienda che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale: al 30 settembre scorso, infatti, i green bond senior emessi nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (Emtn), e non ancora scaduti, sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta all’emissione ibrida green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di 1 miliardo. E ancora: Terna confermato l’inclusione nell’indice Stoxx ‘Global Esg Leaders’, e nei sottostanti indici Environmental Leaders, Social Leaders e Governance Leaders, gestiti dalla società Qontigo, parte del gruppo Deutsche Börse, che seleziona le migliori aziende nel mondo – presenti nell’indice borsistico internazionale Stoxx Global 1800 – in base alle best practice adottate in campo Esg.

Infine, per l’ultima parte del 2023, il Gruppo assicura che “continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile, caratterizzato da un’elevata inflazione a livello mondiale e da politiche monetarie restrittive da parte delle Banche Centrali con conseguente rialzo dei tassi di riferimento“, ma anche da “una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e la possibile estensione di conflitti in altre zone del globo (come, ad esempio, in Medio Oriente), a cui si aggiunge un significativo rialzo del prezzo del petrolio che potrebbe guidare un nuovo ciclo di rialzi delle materie prime, provocando effetti negativi sulle previsioni di crescita economica mondiale“.

mariaelena.ribezzo

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