FUMO KISHIDA PRIMO MINISTRO GIAPPONE MARIO DRAGHI
“Sono passati quasi 156 anni da quando i nostri paesi firmarono un trattato per la pace perpetua e una amicizia costante”. Inizia così il discorso del presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel punto stampa a Palazzo Chigi, al termine dell’incontro con il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida.
La condanna dell’invasione Russa all’Ucraina è stato l’argomento fulcro del colloquio. A questo proposito, Italia e Giappone, hanno confermato l’impegno congiunto nel “favorire tregue anche localizzate per permettere l’evacuazione dei civili e sostenere i negoziati di pace”, ha annunciato Draghi, sostenendo che “i nostri Paesi sono alleati nella gestione delle emergenze legate alla guerra, prima fra tutte quella energetica“.
Ringraziando il paese del sol levante per aver “accettato con straordinaria prontezza che carichi di gas naturale liquefatto già pre-contrattualizzati con Paesi terzi siano reindirizzati verso l’Europa“, il premier ha posto l’accento sulla “ricca cooperazione economica e commerciale” tra gli Stati, sottolineando che il Giappone è “il secondo mercato asiatico per le nostre esportazioni”. Spingendosi oltre, il presidente del Consiglio ha annunciato: “Dobbiamo rafforzare i nostri partenariati industriali, in particolare in settori innovativi, come l’energia rinnovabile, le biotecnologie, la farmaceutica, la robotica, l’aeronautica“.
Il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, in merito al legame economico e commerciale tra Italia e Giappone, ha ritenuto importante che tra le imprese dei nostri Paesi “sia iniziata una cooperazione in settori quali l’energia, l’idrogeno e il ferroviario“. “I nostri governi – ha concluso Kishida – stanno lavorando anche per sostenere un ulteriore sviluppo della collaborazione tra le aziende, in settori come quelli delle energie rinnovabili e della connettività“.
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