“Stiamo attenti a dire che stiamo già diventando indipendenti dal gas russo. È ovvio, ed era abbastanza prevedibile, che sui 29 miliardi di metri cubi importati l’anno scorso dalla Russia, per una decina si potesse rimediare abbastanza in fretta perché i tubi possono portare un po’ più di gas. Considerando anche un possibile aumento di importazioni di gas liquido possiamo arrivare a 8-9 miliardi di metri cubi aggiuntivi. Però per liberarcene definitivamente occorrono i “magici” tre anni, dei quali parlano sempre i tecnici. Il lavoro che ancora resta da compiere è il più difficile”. Lo ha detto Romano Prodi in una intervista a La Stampa. Il Professore è poi entrato nei dettagli. Ci sarà un razionamento? “Il governo dice che ‘si vedrà’ e io sono d’accordo sul ‘si vedrà’. Ma una politica, almeno di consigli, sul controllo dei consumi per arrivare ad ottobre con le riserve piene, be’ questo me lo aspetto. Poi certo i consigli e le norme-guida raggiungono solo parzialmente i loro obiettivi, però il Paese deve essere messo in sicurezza riguardo ai peggiori avvenimenti che possono capitare. Abbiamo bisogno di un ‘vaccino’ anche per l’uso di elettricità e di gas! Senza pensare a provvedimenti estremi, un sistema democratico deve almeno consigliare i necessari comportamenti collettivi”
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