“Sta passando il messaggio che gli imprenditori non vogliano la transizione ecologica: non è affatto così, il mondo delle imprese è consapevole che debba essere realizzata. Ciò che contestiamo è l’impostazione ideologica della Ue, che danneggia il sistema produttivo, con conseguenze economiche e sociali. Si sta imboccando una strada sbagliata, senza evidenze scientifiche e soprattutto non si raggiungono gli obiettivi ambientali”. Così Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie imprese. Che aggiunge: “Il regolamento sugli imballaggi che la Ue si appresta a varare avrebbe un impatto devastante sulle nostre filiere produttive, dall’agroalimentare, alla farmaceutica, all’automotive, mettendo a rischio milioni di posti di lavoro. Senza contare la scelta di optare per il riuso al posto del riciclo che ci farebbe tornare indietro di cinquant’anni nel nostro stile di vita”. Il 4 marzo ci sarà il Trilogo definitivo e Marchesini dice: “Siamo preoccupati. Durante la precedente riunione del Trilogo il commissario Virginijus Sinkevicius è intervenuto citando uno studio di cui nessuno era a conoscenza elaborato dal Joint Research Center, società della Commissione Europea, in cui emergerebbero elementi a favore del riuso contro il riciclo. Se c’è questo studio, va reso pubblico e discusso nelle sedi istituzionali competenti. In ogni caso presentarlo quando sono già state prese decisioni da parte del Parlamento europeo non è corretto prima di tutto nei confronti del Parlamento stesso”.
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