L’Indice PMI sulla produzione composita in Italia di marzo è rimasto in zona espansione segnando 53.5 e salendo da 51.1 di febbraio. L’aumento dell’attività è il risultato dell’attuale vigore del settore terziario così come della nuova spinta di crescita del manifatturiero. Sul fronte della domanda ci sono buone notizie, con i dati compositi che a marzo hanno segnalato il flusso più elevato di nuovi ordini in quasi due anni. Questo è il risultato dato dal rapido rialzo delle nuove commesse del terziario e da un rialzo marginale dei nuovi ordini manifatturieri.
A marzo, la crescita occupazionale è stata di nuovo generale, con entrambi i settori che hanno registrato moderate espansioni delle forze lavoro. Questo ha facilitato l’ulteriore evasione di ordini ancora in giacenza, che continuano a ridursi mensilmente da ormai quasi due anni. Con il forte tasso di inflazione dei costi sostenuti dai servizi, in generale, la pressione dei costi di marzo del settore privato italiano è rimasta elevata. Il settore manifatturiero continua però a riportare un calo dei prezzi di acquisto, anche se il più debole in più di un anno. Viste le condizioni piuttosto fiacche della domanda, il settore manifatturiero continua a ridurre i prezzi di vendita, mentre il terziario li aumenta.
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…
"In Europa sono in vigore normative molto stringenti in materia ambientale ed Ets e probabilmente…