“In base alla stima preliminare, a febbraio la variazione tendenziale dell’indice per l’intera collettività (NIC) è risultata pari a 9,2% in decelerazione rispetto al mese precedente (10,0%). Condizionati dalla riduzione del prezzo del gas sui listini europei e dalla rimodulazione mensile da parte dell’autorità delle tariffe per la fascia di maggior tutela, i beni energetici regolamentati sono la componente di prezzo che ha continua a contribuire in misura maggiore alla flessione della dinamica inflattiva, mostrando una variazione tendenziale negativa per il secondo mese consecutivo dall’inizio dell’anno (da -12,0% di gennaio a -16,7%). I listini degli energetici non regolamentati hanno invece mostrato un ulteriore rallentamento (da +59,3% a +40,8%) dovuto alla dinamica decrescente dei prezzi di combustibili e carburanti a fronte di un’accelerazione che ha riguardato i beni alimentari lavorati (da +14,9% a +16,2%) e non lavorati (da +8,0% a +8,4%), e i servizi (da -4,2% di gennaio a 4,4%), in particolare per la componente dei servizi ricreativi e culturali (da +5,5% a +6,1%). Lo si legge nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana dell’Istat.
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