Carburanti, il Governo contro le speculazioni: distributori dovranno esporre prezzo medio nazionale

Il caro benzina entra di prepotenza nel Consiglio dei ministri dedicato al Dl Ricostruzione e alla proroga del termine del payback sanitario al 30 aprile. Tutto era iniziato con l’incontro, nel pomeriggio di martedì, fra la premier Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti e il comandante generale della Guardia di finanza, il generale Giuseppe Zafarana. L’obiettivo era fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi dei carburanti. Detto, fatto: in serata il Cdm ha dato il via libera ad un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi.

Diverse le misure messe in campo. Innanzitutto un cambio importante nel monitoraggio dei prezzi, che non sarà più settimanale ma giornaliero. Poi, introdotto l’obbligo per i distributori di carburante di esporre il prezzo alla pompa praticato insieme a quello medio nazionale comunicato sul sito del ministero delle Imprese, pena possibili sanzioni. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. E ancora, si rafforzano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza e viene istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti. Sul fronte aiuti ai consumatori, invece, prevista l’erogazione di buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per i lavoratori dipendenti nel periodo gennaio-marzo 2023.

Intanto, nelle ore precedenti al Consiglio dei ministri, era stato l’Antitrust a muoversi contro eventuali speculazioni. Con il presidente Roberto Rustichelli che ha chiesto alla guardia di finanza la collaborazione al fine di acquisire la documentazione “inerente ai recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate“. Documentazione richiesta “per valutare pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori e violazioni della concorrenza“.

Chiara Troiano

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