“La protesta è la punta dell’iceberg di un profondo disagio degli agricoltori europei. Per troppo tempo e per troppi anni non sono stati ascoltati”. Così Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Che respinge le accuse di immobilismo: “Potrei farle un elenco lunghissimo di ciò che abbiamo fatto. Uno su tutti, il pacchetto di incentivi per l’agricoltura 4.0, che ha portato gli investimenti da 300 milioni a 2,2 miliardi di euro. Posso anche dirle che in Italia i ‘trattori’ non manifestano per il gasolio agricolo perché abbiamo ottenuto la detassazione fino al 2026”. In una intervista a La Stampa spiega in cosa ha sbagliato l’Europa: “Per troppi anni non sono state ascoltate le esigenze del settore agricolo. Anziché accompagnarci verso un mercato sempre più competitivo, l’Europa ci ha chiesto di diminuire anche del 20% la produttività. Ci sono riforme che annullano la possibilità di stare sul mercato”. E ancora: “Manca una visione, la politica dell’attuale Commissione non risponde ai valori fondativi di armonizzare l’agricoltura in Europa”.
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