Stellantis, la produzione di auto elettriche approda in Serbia

Un accordo da circa 200 milioni di euro, per una produzione che prenderà il via nel terzo trimestre del 2024. Il gruppo Stellantis ha firmato un’intesa giovedì 28 aprile con il governo della Serbia per il finanziamento della catena di produzione di auto elettriche nella fabbrica Fiat-Chrysler nella città di Kragujevac, a cento chilometri da Belgrado.

A causa di indiscrezioni su una possibile razionalizzazione delle unità produttive in Europa da parte della holding multinazionale, a inizio anno la chiusura dello stabilimento di Kragujevac – che nel periodo più recente ha prodotto il modello Fiat 500L – era considerata quasi certa. La produzione si è arrestata e diversi operai serbi sono stati dislocati a Trnava, in Slovacchia. L’accordo Stellantis-Serbia assicura la sopravvivenza dello stabilimento, ma a condizione di un adattamento della catena produttiva entro la fine del prossimo anno, per iniziare la costruzione di auto elettriche dal 2024. A puntualizzarlo è stato lo stesso amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, anticipando il progetto del gruppo di lanciare “almeno 75 nuovi modelli di auto elettriche entro il 2030, di cui 50 in Europa”.

Per il momento non sono state divulgate le direttrici di investimento e il piano industriale di Stellantis per lo stabilimento serbo. A dare qualche indicazione è stato invece il presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vučić, parlando con entusiasmo della produzione di “un’auto elettrica Fiat”, più altri due modelli, che potrebbero essere targati Peugeot e Chrysler. Ma il Paese, che parteciperà all’investimento con 48 milioni di euro, dovrà adottare una nuova strategia energetica in vista della “nuova era iniziata oggi”, che implica il “cambiamento della nostra visione sull’economia e l’ecologia” e la necessità di “modificare i nostri piani energetici strategici”, ha ribadito il presidente Vučić. In Serbia non sono mai state prodotte auto elettriche, sarà necessaria l’apertura di numerose stazioni di ricarica per attirare acquirenti locali e soprattutto “dobbiamo garantire un’elettricità più economica”, ha avvertito Vučić: “Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo disporre di più energia rinnovabile”.

Giulia Proietto Billorello

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