“Il Nutri-score così com’è non poteva passare, perché non si può bocciare un alimento solo in base al contenuto di sale o grassi. Piuttosto bisogna educare il consumatore fornendo informazioni nutrizionali che lo aiutano ad usare ciascun cibo in modo equilibrato. Di per sé nessun alimento fa male, ma diventa nocivo quando se ne abusa”. Lo ha detto Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare al Corriere della Sera. Il Nutri-score utilizza i colori del semaforo per esprimere un giudizio sui prodotti agroalimentari, attraverso un algoritmo di misurazione che, basato su 100 grammi, li classifica dalla A alla E, in contrapposizione ai principi della dieta mediterranea che si basa su un consumo bilanciato di tutti gli alimenti.
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