Episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della Pa regionale: sono il motivo che ha portato questa mattina all’esecuzione degli arresti domiciliari per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione e atti contrati ai doveri d’ufficio, e alla custodia cautelare in carcere per l’attuale ad di Iren, Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Ai domiciliari anche Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, accusato di corruzione nei confronti di Signorini e Toti, e Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, accusato di corruzione elettorale. Nei confronti di Signorini, Aldo Spinelli e Roberto Spinelli, il Gip ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati. Lo rende noto la procura di Genova.
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