“Ci troviamo tra un mare caldo, vista l’estate torrida, e un Appennino che ostacola il defluire delle perturbazioni e innesca i temporali”. Lo dice Carlo Cacciamani, meteorologo che dirige l’agenzia nazionale ItaliaMeteo. Ha guidato la struttura che dirama le allerte per la Protezione Civile e il servizio meteo di Arpa Emilia Romagna. In una intervista a Repubblica sapiega: “L’aria dall’Adriatico è calda e umida. Si è caricata di vapore risalendo lungo il mare. Scorre da est verso ovest perché i cicloni ruotano in senso antiorario, quindi imboccando la Valle Padana piega verso gli Appennini. Quando incontra una montagna sale e si raffredda. Il vapore si condensa e può innescare un temporale persistente, dato che l’Appennino gli impedisce di passare oltre. È un fenomeno simile a quello di un’altra regione soggetta alle inondazioni, la Liguria, e non a caso si chiama ciclogenesi di Genova. Lì l’aria calda risale lungo il Tirreno, si carica di vapore acqueo, viene sbarrata dalle Alpi e scarica la pioggia su un territorio stretto e ripido”.
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