La giunta regionale della Sicilia ha deliberato l’estensione dello stato di crisi per gli eventi meteorologici estremi che hanno colpito il territorio dell’Isola tra il 16 e 17 gennaio, che inizialmente interessava 116 comuni, comprendendo altre 63 municipalità, per un totale di 179 centri abitati e relativi territori coinvolti. Inoltre, nello stesso provvedimento, ha dichiarato lo stato di crisi per gli eventi meteo del 2 febbraio, relativi a 46 comuni, per lo più del Messinese. La decisione è stata assunta in seguito alla conclusione dei sopralluoghi tecnici effettuati nelle zone colpite e alla dettagliata relazione presentata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina. Il nuovo quadro di danneggiamento emerso ha comportato una significativa revisione al rialzo della stima dei danni, che passa da 70 a 85 milioni di euro, esclusi quelli in agricoltura, per gli eventi di gennaio. A questi si aggiungono ulteriori 53 milioni di euro per gli eventi del 2 febbraio. Si conferma un contesto di emergenze e di criticità che, in ragione dell’intensità, della gravità delle conseguenze sulle attività sociali ed economiche e dell’impegno finanziario ha portato il governo regionale ad attivare la procedura per la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la durata di un anno.
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