“Non ci fermeremo e non cambieremo le nostre azioni” anche alla luce del dl che inasprisce le pene per chi imbratta edifici pubblici. “Ciò che orienta il nostro agire non è determinato da come il governo o le istituzioni possano reagire. A meno che, ovviamente, non inizino ad ascoltarci”. Così Giovanni Romano, attivista di Ultima generazione, commenta a GEA l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del cosiddetto dl beni culturali contro gli ‘eco-vandali’. “La crisi climatica è già in atto, e a poco servono le obiezioni sul fatto che si tratta di una crisi complessa che va gestita in modo globale. Il punto è che c’è un’unica via, e non è di certo quella di finanziare le multinazionali del gas e del petrolio. E rimandare serve solo ad aggravare la situazione”, aggiunge
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