Le comunità energetiche sono state introdotte ufficialmente in Italia con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019 che ha recepito Direttiva Europea RED II. Ma per il pieno sviluppo di queste realtà, a carattere tipicamente locale, si stanno muovendo anche gli enti territoriali. Nelle ultime settimane sono diverse le Regioni che hanno approvato leggi specifiche per incentivare la nascita delle energy community.
Apripista in questo senso è stato il Piemonte. Anzi, più che di apripista si può parlare di pioniere, visto che la legge regionale è entrata in vigore il 24 agosto 2018, quindi ben prima che si definisse il quadro legislativo a livello nazionale. Un testo dedicato alla ‘Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche‘ (non necessariamente basate al 100% su energia rinnovabile) nella quale la Regione, oltre a definire i criteri per la costituzione delle nuove realtà, si impegnava, attraverso futuri incentivi, a sostenere finanziariamente la fase di costituzione delle comunità energetiche.
Un provvedimento del tutto simile è stato adottato anche da Lazio, Liguria e Puglia circa due anni dopo, mentre a novembre 2020 è toccato alla Calabria che ha previsto anche l’istituzione del marchio di qualità ecologica ‘Energia Rinnovabile di Calabria’ a garanzia della tracciabilità dell’energia e la qualità ecologica degli impianti da fonti rinnovabili. Ma è negli ultimi mesi che sono fioccate le leggi regionali dedicate alle Cer. In febbraio è stata la volta della Lombardia che nel proprio testo ha previsto un finanziamento complessivo di 22 milioni di euro di soli fondi regionali per il periodo 2022/2024: il target è realizzare tra la 3mila e le 6mila comunità energetiche entro 5 anni, con un aumento di potenza fotovoltaica installata compreso tra 600 e 1.300 MW. A maggio invece è arrivato l’ok in Emilia Romagna alla legge sulle comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile. La legge individua le azioni di sistema e le misure di sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche, prevedendo l’erogazione di contributi e strumenti finanziari a sostegno della costituzione delle comunità. Oltre al primo stanziamento di 200mila euro per il 2022 e 150mila per il 2023, verranno utilizzati almeno 12 milioni di euro del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Il 21 maggio una legge specifica è entrata in vigore anche in Abruzzo.
Oltre alle leggi regionali, si moltiplicano anche i bandi promossi da istituzioni private. Ad esempio, Fondazione Cariplo ha lanciato il bando Alternative per promuovere le comunità energetiche rinnovabili con un budget di 1,5 milioni di euro dedicato ad amministrazioni, enti pubblici e privati non profit della Lombardia e delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Mentre la Fondazione di Compagnia San Paolo ha dato il via alla seconda edizione del bando Next Generation WE dedicato a studi di fattibilità per progetti attinenti alle misure del Pnrr, incluse le comunità energetiche: contributo massimo di 80mila euro riservato a Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Province e Città Metropolitane di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
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