“A qualcuno è capitato di sentire che alluvioni come quella passata del maggio 2023 in Romagna avrebbero avuto ricorrenza secolare, se non millenaria: una ogni mille anni, se va male. Come molti ricordano che ci siano ancora tentativi di affermare (solo nella comunicazione, beninteso, non fra gli scienziati) che il clima è sempre cambiato e che, una volta, secoli fa, c’erano già stati eventi come questo e che le alluvioni sono sempre accadute”. Lo scrive Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, in un suo intervento su La Stampa. E aggiunge: “Altri sostengono che sia un problema di manutenzione e scarsità di opere idrauliche. Infine, quasi tutti ritengono che sia inutile porsi obiettivi ambiziosi nel Green Deal europeo, perché tanto il continente inquina poco e l’economia ne risentirebbe. L’alluvione di ieri in Romagna imprime a lettere di fuoco nelle nostre menti che nessuna di quelle preposizioni è vera e che, se non ci diamo da fare in fretta e bene, rischiamo l’irreversibilità dei fenomeni, il dilagare delle scuse negazioniste e lo sfascio dell’economia”.
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