GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO DELLE FINANZE
Le bollette sono un problema e la soluzione non può essere più rimandato. Il governo è al lavoro su un nuovo provvedimento con l’obiettivo di arginare gli effetti delle dinamiche dei prezzi. A rivelarlo è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time in Senato, spiegando che “l’andamento dei prezzi dell’energia, e in particolar delle bollette, non dipendono dai comportamenti del governo ma da dinamiche che, talvolta, hanno anche caratteristiche speculative e su questo l’attenzione dell’esecutivo è massima“.
Il responsabile del Mef, inoltre, chiede di avviare una “onesta riflessione“, così la definisce, “su cosa abbia significato il passaggio al libero mercato“. Perché, in buona sostanza, “se il governo fa un grande sforzo per dare più soldi in busta paga ai lavoratori del ceto medio” con il taglio del cuneo fiscale, ma poi il surplus “se lo divora l’aumento delle bollette“, allora l’aumento “va circoscritto e delimitato”.
L’annuncio di Giorgetti, però, non convince le opposizioni. “Ben svegliato, ministro“, verga in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein. Che attacca: “Solo oggi vi accorgete che smantellare il mercato tutelato ha avuto effetti dannosi sui consumatori? Meglio tardi che mai, ma ora non c’è più tempo da perdere. Il governo ci ascolti“. I dem rilanciano la proposta di rafforzare il ruolo di Acquirente Unico “per calmierare il mercato“, spiega Schlein. Non ci va meno leggero Angelo Bonelli: “Sul caro energia Giorgetti dà la colpa a fattori esterni, quando la responsabilità è delle politiche del suo governo – colpisce duro il parlamentare Avs -. È stato il governo a portare 4 milioni di famiglie dal mercato tutelato al mercato libero. È il governo che ha bloccato le rinnovabili, che abbassano il prezzo dell’energia elettrica“. Diversa la reazione, invece, del segretario di Azione, Carlo Calenda, che su X scrive: “Finalmente. Sono settimane che il Governo ha una nostra proposta sulla riduzione delle bollette. Davvero diamoci una mossa“.
All’esecutivo chiede di “fare in fretta” il Codacons, perché “i rincari delle tariffe di luce e gas sono oramai alle porte e coinvolgeranno milioni di famiglie e imprese”. Rapidità è la parola chiave anche per Assoutenti: “I consumatori italiani stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe praticate in bolletta risultano oggi più elevate in media del 21,1% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno“. Il nuovo provvedimento è “un’ottima notizia” per l’Unione nazionale consumatori, ma l’apertura di credito non è illimitata: “Ora si tratta di vedere cosa proporrà in concreto“, chiarisce l’associazione.
Dall’andamento dei prezzi dell’energia e delle bollette dipende una buona fetta dei risultati del sistema produttivo italiano. Che ha già chiuso il 2024 rivedendo al ribasso le aspettative e con prospettive per l’anno in corso ancora da chiarire, con una situazione geopolitica internazionale in continua evoluzione. Giorgetti, però, è ottimista. Sempre in Senato, pungolato dal leader di Iv, Matteo Renzi, il ministro ribadisce che dal suo osservatorio “la sorpresa relativa ai dati finanza pubblica” è possibile. Anzi, “credo che tra qualche settimana questo troverà conforto“. Sebbene i fattori da tenere presente siano diversi: “Sono convinto che la situazione internazionale pone difronte a noi delle grandissime sfide – dice Giorgetti – e non nascondo che ci sono elementi anche di preoccupazione rispetto alle nuove dinamiche che ha assunto dall’Amministrazione americana e le risposte, o non risposte, che a livello europeo si stanno studiando“. Ma nel quadro generale ancora incerto, il responsabile del Mef continua comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Ci sono anche delle opportunità – assicura – che questo governo è in grado di interpretate, grazie al nuovo standing internazionale che abbiamo meritato“. Come si suol dire, chi vivrà vedrà.
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