Categories: PoliticaApertura

Meloni: “Difenderemo produzione nazionale”. Stellantis replica: “Fortemente impegnati in Italia”

Non si ferma lo ‘scontro’ a distanza fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e Stellantis. Dopo le parole di pochi giorni fa a ‘Quarta Repubblica’, dove, riferendosi al quotidiano ‘Repubblica’, aveva detto di non accettare “lezioni sull’italianità da chi ha venduto la Fiat ai francesi”, la premier torna sull’argomento durante il question time alla Camera. L’occasione è l’interrogazione di Matteo Richetti, capogruppo di Azione a Montecitorio, che chiede conto delle “iniziative volte a garantire la continuità produttiva e occupazionale presso gli stabilimenti italiani di Stellantis e di Magneti Marelli, nell’ambito di un piano di rilancio del comparto automobilistico”.

Meloni non se lo fa dire due volte e parte all’attacco. Intanto, difendendo il suo diritto di critica, dopo che ieri il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha definito le critiche della premier ingiuste nei confronti dei dipendenti italiani e ha accusato il Governo di aver perso nove mesi sugli incentivi. “Il gruppo automobilistico Fiat e i marchi italiani collegati – inizia la presidente – rappresentano una parte importante della storia industriale nazionale, sia in termini occupazionali che di ricchezza prodotta. E’ un patrimonio economico che merita la massima attenzione. E credo che questo significhi anche avere il coraggio di criticare alcune scelte fatte dalla proprietà e dal management del gruppo quando sono state distanti dagli interessi italiani”. Il riferimento è presto detto, e neanche tanto fra le righe: “Penso allo spostamento della sede fiscale e legale fuori dai confini nazionali, all’operazione di presunta fusione fra Fca e Psa che celava un’acquisizione francese dello storico gruppo italiano, tanto che oggi nel cda di Stellantis siede un rappresentante del governo francese e non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono in considerazione molto più le istanze francesi rispetto a quelle italiane“.

La linea tracciata per il futuro dal Governo è dritta e segnata. “Noi vogliamo come sempre difendere l’interesse nazionale, instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis per difendere la produzione in Italia, i livelli occupazionali e tutto l’indotto dell’automotive”. Per questo “abbiamo modificato le norme, da una parte incentivando chi torna a produrre in Italia e dall’altra scoraggiando chi delocalizza, che dovrà restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuta negli ultimi dieci anni. Vogliamo tornare a produrre in Italia almeno un milione di veicoli l’anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana”. Con un avvertimento preciso: “Se si vuole vendere un’auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano, allora quell’auto deve essere prodotta in Italia. Queste sono le regole con l’attuale Governo e valgono per tutti“.

Non si fa attendere la replica a distanza di Stellantis che, tramite un portavoce, sottolinea come l’azienda sia “fortemente impegnata in Italia” e abbia “investito diversi miliardi di euro nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi“. “Oltre il 63% dei veicoli prodotti lo scorso anno negli stabilimenti italiani di Stellantis sono stati esportati all’estero, contribuendo così alla bilancia commerciale italiana“, sottolinea, precisando che lo scorso anno sono stati prodotti oltre 752 mila veicoli (auto + veicoli commerciali), in crescita del 9,6% rispetto al 2022, di cui oltre 474 mila sono stati commercializzati all’estero. In particolare, con oltre 85.00 unità prodotte, Mirafiori ha un avuto un export pari al 93%, Cassino, con circa 48.800, del 75%, Pomigliano, con circa 215.000, del 41%, Modena, con circa 1240, del 92%, Atessa, con circa 230.000, dell’85%, e Melfi, con oltre 170.120, del 53%.

Chiara Troiano

Recent Posts

Auto, Stellantis: E’ la domanda a creare il mercato, siamo in Italia per restare

Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…

6 ore ago

Assovetro: “15 miliardi per net zero al 2050, servono strategie coraggiose e leader forti”

La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…

6 ore ago

Il G20 afferma la sua determinazione ad allontanarsi dai combustibili fossili

In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…

6 ore ago

Pichetto: “Puntare su rinnovabili e nucleare nuova generazione, impegno per settore vetro”

Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…

8 ore ago

Se nei piani del Governo il nucleare sorpassa l’idrogeno verde

Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…

9 ore ago

Ue, Tatò (Mimit): “Rivedere norme ambientali ed Ets per tutelare imprese italiane”

"In Europa sono in vigore normative molto stringenti in materia ambientale ed Ets e probabilmente…

9 ore ago