Pnrr, revisione non interesserà la difesa. Foti: “Entro novembre ottava rata sarà liquidata”

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza procede spedito. L’Italia ha presentato la richiesta di liquidazione dell’ottava rata, che dovrebbe saldata entro i prossimi due mesi. Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, lo annuncia durante il question time di questo pomeriggio alla Camera: “Ho ragione di ritenere, dalle interlocuzioni che ci sono state con la Commissione europea e segnatamente in primo luogo con la task force che segue il Pnrr per la commissione, che entro il mese di novembre l’ottava rata sarà liquidata”.

Le risorse erogate attualmente ammontano a circa 140 miliardi di euro, pari al 72% della dotazione del piano. A novembre dovrebbe essere del 79%. In Ue, i Paesi che hanno concorso al Pnrr hanno per il momento liquidazioni pari al 57%. Su traguardi e obiettivi, ad oggi, l’Italia è al 54%. La media dei Paesi europei è al 38%. La revisione, ha chiarito il ministro, non intaccherà alcun piano che riguardi salute, cultura, istruzione e sport, né anticipa una rimodulazione per quanto riguarda le spese della Difesa.

Ad oggi il Pnrr ha in attivo interventi finanziati pari a 447.065, sono stati conclusi 294.597 interventi conclusi, 28.128 sono in fase di conclusione e 106.214 i progetti in esecuzione. In tutto c’è il 96% di progetti pienamente attivi con un impegno di spesa di 148 miliardi. Al 31 agosto sono stati 86 i miliardi certificati, a cui vanno aggiunti 20 miliardi di quelli che sono gli strumenti finanziari e le facility. Per il ‘Piano un Giga’ invece, il cui bando “ha previsto due soli soggetti attuatori”, il ministro sottolinea come sia stato realizzato uno strumento finanziario “di entità modesta, che consentirà entro i prossimi due anni di raggiungere l’obiettivo”.

Su questo punto protesta l’opposizione. “Senza Pnrr non ci sarebbe nemmeno la misera crescita del Pil dello zero virgola – dice Antonino Iaria deputato M5S e componente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni – il governo fa solo revisioni, come quella del ‘Piano un Giga’, dimostratosi fallimentare, con gestione opaca del lavoro svolto dal principale operatore Open Fiber”. Pronta la replica del deputato di Fratelli d’Italia, Grazia Di Maggio: “Iaria può stare tranquillo, il ministro Foti è stato chiaro: tutti i dati relativi al ‘Piano un Giga’ sono stati verificati ed entro due anni gli obiettivi del progetto saranno raggiunti. Lo strumento finanziario è stato creato proprio per raggiungere l’obiettivo previsto, di certo non per ridimensionarlo”.

Sulle polemiche per la revisione del Piano, Foti risponde invece snocciolando i dati dei vari Stati che rientrano nel Pnrr: Belgio con Pnrr da 5,9 miliardi e sette proposte di revisione, Germania con 30 miliardi e quattro proposte di revisione, Portogallo con 22 miliardi e quattro proposte, Finlandia con 2 miliardi e quattro revisioni, Irlanda con un miliardo e cinque revisioni, Repubblica Ceca con 6,4 miliardi e quattro proposte, Grecia con 40 miliardi e quattro proposte. Spagna con 163 miliardi e cinque proposte. “Noi, con 194 miliardi, abbiamo proposto cinque revisioni. Il rapporto tra entità dei Piani e numero delle revisioni – conclude Foti – parla da sè”. 

Elena Fois

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