Dalla differenziata alla doggy bag: le nostre scelte ‘sostenibili’

Cresce l’impegno personale e l’attenzione alla sostenibilità ambientale da parte dei cittadini. Poco alla volta, quelle che prima erano accortezze saltuarie, diventano consuetudini volte a rendere il pianeta più vivibile, per noi e per le generazioni future. L’osservatorio sugli sprechi Waste Watcher creato da Last Minute Market ha condotto un’indagine internazionale sulle ‘scelte sostenibili’ prendendo in considerazione otto Paesi del mondo: Cina, Usa, Russia, Regno Unito, Canada, Germania, Spagna e Italia, con campione statistico di 8mila interviste.

Il risultato? La medaglia d’oro va alla raccolta differenziata: quasi un plebiscito che il 92% dei cittadini dichiara di realizzare ogni giorno. Segue l’attenzione alla prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari (91%), la riduzione degli acquisti con imballaggi di plastica (90%), il consumo di cibo proveniente da allevamenti rispettosi degli animali (88%) e la riduzione dell’acquisto dei prodotti con imballaggi usa e getta (88%).

LISTA DELLA SPESA

Lo studio evidenzia inoltre diverse strategie messe in atto dai consumatori del pianeta. Risulta – ad esempio – che la vecchia economia domestica non è ancora stata prevaricata dalla tecnologia. Dall’indagine diffusa da Spreco Zero emerge, infatti, che la classica lista della spesa è ancora di moda per il 70% della popolazione e che il ricorso alle app salvacibo resta un’abitudine ristretta a non più del 9% degli intervistati.

CIBO IN SCADENZA

È pratica diffusa nei Paesi europei e anglofoni l’assaggio del cibo appena scaduto, per accertarsi se sia ancora consumabile prima di gettarlo: lo fanno soprattutto spagnoli, inglesi, tedeschi e canadesi (oltre 4 cittadini su 5), a ruota seguono Italia e Stati Uniti, meno convinti di questa pratica i cinesi, solo 1 cittadino su 2.

DOGGY BAG

Gli italiani e in generale i cittadini europei sembrano piuttosto timidi e impacciati con la ‘doggy bag‘ al ristorante: la chiedono solo 4 clienti su 10 che non riescono a consumare il proprio pasto.

Nadia Bisson

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