Difesa, Costa: D’accordo con gli Stati Uniti per aumentare le spese

“Se gli Stati Uniti ritengono di avere un problema commerciale, ad esempio, con l’Unione Europea, ovviamente siamo disponibili a parlare. Abbiamo preso nota di ciò che ha detto e abbiamo anche il dovere di prepararci a negoziare, di ascoltarli e di spiegare il nostro punto di vista. Aspettiamo e vediamo. Ma siamo anche pronti ad agire e a prendere delle misure, se e quando sarà necessario, per proteggere gli interessi dei cittadini e delle imprese europee”. Lo dice Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo. Il rischio è che Donald Trump punti a disgregare la Ue: “Lunedì è emerso chiaramente da tutti un senso di unità. Tutti capiscono che siamo più forti se siamo uniti e che se siamo più forti, siamo più grandi. Il commercio è una competenza dell’Unione, gestita dalla Commissione, che è pronta a svolgere il proprio lavoro nell’interesse dell’Unione e, naturalmente, nell’interesse comune e reciproco di Europa e Stati Uniti. E proprio oggi che concordiamo con gli Usa sulla necessità di assumerci maggiori responsabilità per la nostra Difesa, elaborando una strategia per aumentare le spese, non mi sembra il momento di avere problemi economici, ma anzi di aumentare la nostra competitività per finanziare gli sforzi nella Difesa, spiega in una intervista a La Stampa. E ancora: “In media, i 23 Stati membri alleati della Nato hanno già raggiunto il 2%. Ma siamo d’accordo che dobbiamo fare di più. E dobbiamo fare più velocemente e meglio. Per questo abbiamo discusso diverse opzioni per aumentare le spese. La prima idea è quella di creare più spazio fiscale per i bilanci nazionali. In secondo luogo, aumentare gli strumenti, in particolare da parte della Banca europea per gli investimenti, per mobilitare i finanziamenti privati, per potenziare la nostra industria della Difesa. Infine, diversi modi per sviluppare gli strumenti europei a sostegno degli investimenti nella Difesa per aumentare le nostre capacità comuni”.