Sullo switch off del rame, ovvero la sostituzione del rame con le reti in fibra, si giocherà il futuro della digitalizzazione del Paese. Per Giuseppe Gola, ad di Open Fiber, “è il tema dei temi”. In un colloquio con il Sole 24 Ore, Gola spiega: “Siamo un operatore con un piano industriale realizzabile, totalmente finanziato, con un bilancio approvato nei tempi e in continuità. Per la prima volta questi tre elementi sono andati di pari passo. Tuttavia bisogna considerare due aspetti fondamentali, emersi chiaramente alla Ftth Conference di Amsterdam”. Ovvero “c’è un gap di finanziamenti significativo. In Europa si parla di un fabbisogno di 100 miliardi di euro. Il ritorno sugli investimenti nelle infrastrutture è complesso. E poi c’è il grande tema dello switch off del rame. È ora di affrontarlo”. Gola sottolinea che non “è un problema semplice. Tuttavia, per dimostrare che è risolvibile, abbiamo lanciato un progetto pilota in cinque comuni, realizzando una copertura al 100% in fibra ottica. E vogliamo allargarlo”. E ancora: “Stiamo effettuando il pre-cablaggio, accollandoci interamente i costi dell’ultimo miglio nelle aree bianche. Inoltre stiamo intervenendo sul fronte commerciale con voucher per le attivazioni, totalmente finanziati da noi. Riteniamo che l’incentivazione sia la strada giusta da seguire, anche perché non esiste un obbligo di migrazione alla fibra. Rispetto ad altri settori, come quello della distribuzione elettrica, siamo penalizzati”.