Bruno Rovelli, a capo delle strategie di investimento di BlackRock in Italia, sotiene che “fino a mercoledì 2 aprile avevamo un certo grado di incertezza. Ora abbiamo la certezza che si è verificato lo scenario peggiore”. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega quali sono gli obiettivi di Donald Trump: “Ce ne sono due e, alla lunga, sono contradditori. Il primo è la riduzione del deficit commerciale, il secondo è un aumento delle entrate fiscali. Ma se raggiungo il primo, di fatto annullo il secondo. Sono scettico sulla lettura di chi ipotizza una manovra per abbassare i tassi di interesse in vista del rifinanziamento del debito, scatenando una recessione. Anche qui infatti c’è una contraddizione, perché in caso di frenata dell’economia il deficit si allarga. Ritengo poi che, in vista delle elezioni di metà mandato, il focus si sposti su altri punti del programma elettorale di Trump. Come la deregulation ed il rinnovo dei tagli fiscali a favore di famiglie e imprese, che potrebbe avere effetti più positivi sui mercati”. Rovelli chiarisci poi come mai si è scatenato il panico: “Le modalità degli annunci e il fatto di non poter stabilire quanto della parte di dazi che supera il 10 per cento sia effettivamente negoziabile. In più i mercati in questi frangenti si concentrano sul breve termine e gli investitori vendono tutto, senza fare troppe distinzioni”. E ancora: “Il crollo del 21% circa dai massimi del 19 febbraio potrebbe semplicemente essere una delle tante correzioni senza recessione. Oggi banche, imprese e famiglie sia negli Stati Uniti che in Europa non sono nella situazione di debolezza e di indebitamento relativo che, per esempio, scatenò la crisi finanziaria del 2008. Insomma i dati economici visibili non restituiscono un quadro che possa condurre in un ambito recessivo. E in più, sia nel Vecchio Continente che in Cina, la politica fiscale si sta facendo più espansiva. Questo è un fattore che può aiutare ad assorbire le notizie negative”.