Energia, Descalzi (Eni): Prima il nucleare del gas estratto nell’Adriatico

“I crolli dei mercati finanziari causati nei giorni scorsi dai dazi Usa hanno penalizzato soprattutto il petrolio, sceso molto di più del gas ed è la prima volta che accade. Sono prezzi buoni per investire, ma non per raggiungere il target di riempimento al 90% degli stoccaggi in Europa: oggi siamo al 40%, un livello del 10-15% più basso dell’anno scorso. Sarà dura e chi non riuscirà userà il carbone, purtroppo”. Così Claudio Descalzi,ad di Eni, a margine dell’evento Omc Med Energy. Come riprota il Corriere della Sera, Descalzi ha poi aggiunto che “il Mediterraneo è ricco di energia e ha opportunità per investire. Noi siamo in una buona posizione. Stiamo incrementando le nostre infrastrutture. Oggi il nostro maggior fornitore è l’Algeria che ha sostituito completamente il metano russo”. Sulla possibilità di aumentare la produzione di gas nazionale nell’Alto Adriatico Descalzi non ha regalato certezze: “È’ un tema annoso. È un discorso che è molto italiano, molto politico: sono anni che si sta discutendo. Spero che si possa fare, però dubito che abbia dei tempi rapidi: probabilmente arriveremo prima al nucleare che a sviluppare quel gas”.