Dazi, Mutti: Costretti a investire negli Usa ma aumenteremo i prezzi

“Ritrovarsi con l’alleato storico dell’Europa, gli Stati Uniti, che si sgancia lascia allibiti”. Lo dice Francesco Mutti, ad e primo azionista di Mutti. “È un comportamento che compromette gli scambi commerciali e genera incertezza, il male assoluto a livello economico, mentre il dollaro si svaluta. Serve altro: scambi sani e tranquillità di relazioni. È questo che genera ricchezza”, aggiunge in un colloquio don il Corriere Economia. “Siamo costretti a investire negli Stati Uniti perché abbiamo un progetto di crescita a lungo termine — continua Mutti — . Ma con i dazi dovremmo aumentare i prezzi, e parecchio”. E ancora: “Siamo cresciuti in modo importante — continua Mutti — ma c’è stata una complessità di fondo. Le piogge intense in aprile e maggio hanno ridotto la resa per ettaro in modo sostanziale e l’aumento dei costi di imballaggi e gas degli ultimi anni ha avuto un impatto negativo sui margini, che sono stati inferiori alle aspettative. Siamo riusciti a ottenere buoni risultati, ma a costo di pesanti sacrifici. Abbiamo ribaltato soltanto parzialmente l’aumento dei costi sui prezzi al consumo, pochi centesimi, e siamo riusciti a quasi dimezzare il debito, contratto anche per evitare forti rincari. Purtroppo, abbiamo dovuto ridurre gli investimenti. Ci auguriamo che il 2025 sia migliore e di riprendere a pieno ritmo le assunzioni, che abbiamo rallentato negli ultimi mesi. Abbiamo comunque investito 21 milioni sugli impianti per la campagna 2025, vedremo come va la raccolta estiva”.