Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (Gie), all’inizio di maggio i tassi di pompaggio di gas negli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas (Ugs) europei hanno sfiorato livelli record. Ciononostante, ad aprile l’Europa ha importato Gnl a tassi record, che sono rimasti invariati a maggio. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
Secondo il Gie, il 3 maggio il pompaggio di gas negli impianti Ugs dei paesi dell’Ue è stato pari a 483 milioni di metri cubi (mcm). Il prelievo è sceso a 13 mcm. Il prelievo a maggio è stato pari alla metà di quello dell’anno precedente, mentre il pompaggio è aumentato del 52%. I volumi di gas negli impianti Ugs ammontano a 44,5 miliardi di metri cubi (bcm), il 36% in meno rispetto all’anno precedente.
Gli impianti Ugs europei sono attualmente pieni al 40,74% (9,83 punti percentuali in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni alla stessa data) rispetto al 63,1% dell’anno precedente. La Commissione europea chiede ai paesi dell’Ue di garantire che i loro impianti Ugs siano pieni al 90% entro il 1° novembre di ogni anno, al fine di garantire riserve elevate per il periodo invernale e di essere preparati a interruzioni delle forniture o a condizioni climatiche anomale.
La quota di energia eolica nella produzione di elettricità dell’Ue è stata in media del 14% ad aprile e ha raggiunto il 18% a maggio. Il prezzo medio di acquisto del gas è stato di circa 409 dollari per 1.000 metri cubi in Europa ad aprile e di circa 378 dollari a maggio.
I tassi di importazione di GNL in Europa hanno raggiunto il livello più alto di sempre ad aprile (12,8 miliardi di metri cubi). Gli impianti di rigassificazione del gas liquefatto sono attualmente utilizzati al 59% della loro capacità.