“Il rischio c’è sempre,”. Lo dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri, parlando del rischio di attentati in Italia come conseguenza della guerra Israele-Iran. “Ma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi segue con responsabilità ogni momento di questa crisi internazionale, e ne prevede assieme all’intelligence le possibili conseguenze sul territorio nazionale. L’intelligence italiana è molto attenta e soprattutto è in allerta, come tutte le forze di polizia. Casi di terrorismo possono esserci, ma gli apparati tengono la guardia molto alta. Ho anche confermato al ministro Saar la nostra massima attenzione alla protezione delle sedi diplomatiche israeliane in Italia e i luoghi di culto ebraici”, spiega a Il Corriere della Sera. Tajani è scettico sul ruolo di pacere di Vladimir Putin: “Non credo che la Russia possa avere ruoli di mediazione in questo caso. Sarebbe importante che Putin si sedesse al tavolo del negoziato per mettere fine agli attacchi all’Ucraina”, sottoliena. E sugli Usa aggiunge: “Il ruolo degli Stati Uniti è fondamentale per raggiungere la pace. Ma non da soli. I Paesi europei, a cominciare da quelli del G7, hanno l’obbligo di lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo. L’Alleanza transatlantica resterà sempre un punto fermo nella nostra struttura di sicurezza”.