Istat, in diminuzione quota di rifiuti raccolti e smaltiti in discarica

“Nel 2023 i rifiuti urbani prodotti, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,7 per cento), ammontano a 29,3 milioni di tonnellate, con una produzione pro capite annua di 496,2 kg per abitante (+4,0 kg). Anche nel 2023 le tre regioni con la produzione annua di rifiuti pro capite più elevata sono: Emilia-Romagna (640,7 kg per abitante), Valle d’Aosta (620,4 kg per abitante) e Toscana (586,2 kg per abitante). Le regioni con la produzione di rifiuti pro capite più bassa sono, come nell’anno precedente: Calabria (396,7 kg per abitante), Molise (379,2 kg per abitante) e Basilicata (355,5 kg per abitante)”. E’ quanto emerge dalla sintesi del rapporto 2025 “Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, diffuso da Istat.

“La quota di rifiuti raccolti e smaltiti in discarica (15,8 per cento del totale dei rifiuti urbani prodotti) è in diminuzione, rispetto al 2022 (-2,0 punti percentuali). La situazione di maggiore criticità – sottolinea il report – con quote superiori al 50 per cento di rifiuti urbani conferiti in discarica, si riscontra in: Molise (66,4 per cento), che importa da altre regioni il 34,0 per cento dei rifiuti smaltiti in discarica; Marche (43,1 per cento) e Toscana (38,3), che importano da altre regioni, rispettivamente il 17,6 e il 20,4 per cento dei rifiuti smaltiti. Le seguenti regioni registrano le quote minime: Provincia autonoma di Bolzano (1,3 per cento); Lombardia (2,4 per cento), che esporta fuori regione l’87,4 per cento dei propri rifiuti urbani destinati alla discarica; Emilia-Romagna (6,3 per cento), che importa da altre regioni il 26,7 per cento dei rifiuti urbani smaltiti. Campania e Provincia autonoma di Trento esportano in altre regioni tutti i rifiuti urbani destinati allo smaltimento in discarica. Secondo la direttiva UE 2018/850, entro il 2035, lo smaltimento in discarica dei rifiuti non dovrà superare il 10 per cento.