Calano i consumi di energia a maggio, ma è boom storico delle rinnovabili

I dati di Terna rivelano che quasi il 56% della domanda italiana di elettricità è stato coperto dalle fonti alternative. Fabbisogno giù del 2,7% in un anno

Record storico per le rinnovabili, che a maggio arrivano a coprire quasi il 56% della domanda di energia elettrica nazionale. Mai era capitato prima finora, come certificano i dati mensili di Terna, la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione dell’energia elettrica. Un incremento di oltre 3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024.

A spingere verso questo risultato è il netto incremento della fonte fotovoltaica, che cresce del 27,1%, corroborato dal +11,3% dell’eolico (dopo quattro mesi di flessione) e geotermico (+2). Allo stesso tempo, Terna annota il crollo della fonte idrica, che scivola indietro di 15,3 punti percentuali, acuito dalla diminuzione del 5,1% del termico. Nel complesso, però, le diverse fonti coprono oltre il 100% della domanda a maggio.

La nuova capacità rinnovabile aumenta di 566 MW (162 MW per impianti collegati in Alta Tensione, 201 MW in Media Tensione e 204 MW in Bassa Tensione), ma il dato è del 14% inferiore a quello del mese corrispondente del 2024. Nei primi cinque mesi di quest’anno la capacità rinnovabile in esercizio aumenta di 2.650 MW, ma risulta in flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-12,1%).

Allargando l’inquadratura della fotografia scattata da Terna, in cui la produzione nazionale netta si attesta sui 21 miliardi di kWh, cala a 24,2 miliardi di kWh il fabbisogno di energia elettrica: il 2,7% in meno in un anno, che diventa -1,8 considerando il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura. Nel computo incidono il giorno lavorativo in meno (21 e non 22) e la temperatura media mensile inferiore di 0,6 gradi rispetto all’anno precedente. Si tratta comunque di una tendenza evidenziata nei primi cinque mesi del 2025, dove il fabbisogno nazionale scende dell’1,1 percento. Mentre i consumi industriali delle imprese energivore, calcolati con l’indice Imcei, aumentano dell’1% su base annua.

Infine, Terna registra una capacità di accumulo al 31 maggio scorso di 14.708 Mwh, un valore in aumento del 69,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso. Una crescita “guidata dall’entrata in esercizio di impianti grid scale approvvigionati da Terna tramite il meccanismo del Capacity Market”. Da maggio 2024, invece, la nuova capacità di accumulo in Alta Tensione è pari a 3.825,78 MWh.