“Impossibile prevedere l’imprevedibile Trump. Però, penso che si stia seriamente lasciando aperta questa opzione. Non credo abbia ancora deciso. Certamente usa questo piano anche come minaccia per provare a costringere l’Iran ad accettare un accordo sul nucleare alle condizioni americane”. Così Daniel Shapiro, ambasciatore americano in Israele con Joe Biden, commentando le utlime affermazioni del presidente americano. In un colloquio con il Corriere della Sera spiega: “Gli israeliani stanno collezionando successi militari. Gli iraniani sono in una posizione negoziale estremamente debole. Per Israele e Stati Uniti il risultato finale deve essere che la Repubblica islamica non possa arricchire il nucleare e che non abbia l’atomica. Se l’ayatollah accettasse un accordo, sarebbe un buon risultato. Se per far sì che accetti è necessario l’intervento degli Usa o altri piani israeliani di cui non siamo a conoscenza, anche questo sarebbe considerato ‘obiettivo raggiunto’. Il vantaggio di trovare un accordo è che prevederebbe le verifiche nel Paese”. E ancora sulla caduta del regime degli ayatollah: “È una dittatura terribile, malvagia, sanguinaria, e il giorno in cui cadrà sarà un buon giorno. Ma bisogna non confondere i desideri con gli obiettivi di un’operazione militare. Non c’è la possibilità di organizzare una struttura alternativa che possa sfidare il governo. L’esercito israeliano sta segnalando che questa operazione durerà circa un’altra settimana. Questo significa che stanno pianificando una campagna con target militari molto specifici”.