Hossein Shariatmadari, propagandista vicino all’ayatollah Ali Khamenei, ha proposto di sbarrare il passaggio alle navi “americane, britanniche, tedesche e francesi”. Come riporta il Corriere della Sera, il blocco dello Stretto di Hormuz implicherebbe un aumento del prezzo del petrolio e di altre materie anche se ieri le Borse hanno reagito bene alla minaccia iraniana. Da Hormuz passa circa il 20% delle forniture mondiali di greggio — fra gli altri, quelle di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Iraq e dell’Iran — più oltre il 10% del gas naturale, incluso quello del Qatar diretto in Italia.