
Il gigante tecnologico americano Nvidia ha annunciato la ripresa delle vendite in Cina di un modello di chip avanzati per l’intelligenza artificiale (IA), alla vigilia di un viaggio del suo ceo Jensen Huang a Pechino. “Nvidia ha presentato domanda per vendere nuovamente la GPU Nvidia H20. Il governo americano ha assicurato a Nvidia che le licenze saranno concesse e speriamo di iniziare presto le consegne”, ha dichiarato la società in una nota.
L’annuncio arriva mentre Huang dovrebbe partecipare mercoledì a Pechino alla cerimonia di apertura della terza fiera internazionale delle catene di approvvigionamento della Cina, secondo l’emittente statale CCTV. La presenza del ceo è stata richiesta degli organizzatori, tra cui il Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale (CCPIT). A maggio aveva definito “un fallimento” le restrizioni statunitensi all’esportazione di chip verso la Cina. “Le aziende locali (cinesi, ndr) sono molto talentuose e determinate, e il controllo delle esportazioni ha dato loro la mentalità, l’energia e il sostegno del governo per accelerare il loro sviluppo”, aveva affermato Jensen Huang durante il salone Computex a Taiwan.
Sotto la presidenza di Joe Biden (2021-2025), gli Stati Uniti hanno vietato o limitato le esportazioni dei chip più sofisticati verso la Cina, in particolare quelli che consentono lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale all’avanguardia e supercomputer. Il governo del suo successore, Donald Trump, ha recentemente annullato nuove restrizioni all’esportazione di semiconduttori, che avrebbero penalizzato in modo particolare Pechino.
Queste nuove norme, che avrebbero dovuto aggiungersi, a partire dal 15 maggio, ai controlli già in vigore nel 2022 e nel 2023, erano state annunciate dal governo di Joe Biden a metà gennaio, pochi giorni prima della fine del suo mandato. Ma il Dipartimento del Commercio americano le ha ‘sostituite’ con delle raccomandazioni che “avvertono (…) il pubblico delle potenziali conseguenze che deriverebbero dal consentire l’uso di chip americani” per sviluppare “modelli cinesi di IA”.
La Cina è un mercato cruciale per Nvidia, ma negli ultimi anni, l’inasprimento delle esportazioni da Washington l’ha messa di fronte a una concorrenza più agguerrita da parte di attori locali come il campione locale Huawei. Il gigante americano sta valutando l’apertura di un centro di ricerca e sviluppo (R&S) a Shanghai, secondo quanto rivelato a maggio dal Financial Times. Huang si era recato in Cina ad aprile, nel pieno dell’offensiva dei dazi lanciata da Donald Trump, dove aveva incontrato il sindaco di Shanghai, Gong Zheng, per portare avanti il progetto del centro, sempre secondo il Ft. Qui aveva anche incontrato il vice primo ministro He Lifeng, al quale aveva detto di apprezzare “il potenziale dell’economia cinese”, secondo un media statale.