Auto, effetto dazi: in Giappone nuovo calo export verso Usa, -26,7% base annua

Il calo è dovuto in particolare alle forti riduzioni dei prezzi di vendita praticate dai costruttori giapponesi, desiderosi di non trasferire i costi aggiuntivi dei dazi doganali agli acquirenti statunitensi.

Le esportazioni automobilistiche giapponesi verso gli Stati Uniti continuano a diminuire di un quarto su base annua a giugno, penalizzate dall’impatto dei dazi doganali imposti da Washington, un duro colpo per questo pilastro della quarta economia mondiale. In termini di valore, secondo i dati del Ministero delle Finanze pubblicati oggi, le esportazioni di veicoli verso gli Stati Uniti sono diminuite del 26,7% su base annua lo scorso mese. Già a maggio avevano registrato un calo di circa il 25% su base annua. Il calo è dovuto in particolare alle forti riduzioni dei prezzi di vendita praticate dai costruttori giapponesi, desiderosi di non trasferire i costi aggiuntivi dei dazi doganali agli acquirenti statunitensi. In termini di numero di veicoli, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono infatti aumentate di circa il 3%. I dati testimoniano l’impatto che ha già avuto la politica commerciale aggressiva del presidente Donald Trump: il Giappone, alleato chiave di Washington, è soggetto agli stessi dazi doganali di base del 10% imposti alla maggior parte delle nazioni, nonché a sovrattasse del 25% sulle automobili e del 50% sull’acciaio e l’alluminio. Il Paese è inoltre minacciato da un aumento al 25% delle sovrattasse cosiddette “reciproche”, sospese fino al 1° agosto. Tokyo sta cercando di eludere tutte queste barriere doganali intensificando i negoziati con l’amministrazione Trump. La posta in gioco è alta: l’economia giapponese è estremamente dipendente dal commercio estero e lo scorso anno l’industria automobilistica ha rappresentato quasi il 30% delle esportazioni del Giappone verso gli Stati Uniti. Nell’arcipelago, l’industria automobilistica rappresenta circa l’8% dei posti di lavoro, ben oltre il solo gigante Toyota, primo costruttore mondiale.

Complessivamente, le esportazioni giapponesi verso gli Stati Uniti, tutti i settori considerati, sono diminuite dell’11,4% su base annua a giugno. Oltre al calo delle vendite di automobili e componenti automobilistici, anche le spedizioni di medicinali hanno registrato una flessione. Riflettendo il brusco calo delle esportazioni, il surplus commerciale del Giappone con gli Stati Uniti è sceso il mese scorso del 22,9% su base annua, registrando la seconda contrazione mensile consecutiva. Con tutti i suoi partner commerciali, il Giappone ha registrato a giugno un surplus commerciale totale di 153,1 miliardi di yen (887 milioni di euro), in calo del 31% su base annua. Secondo i media locali, il ministro del Tesoro americano Scott Bessent dovrebbe recarsi all’Esposizione Universale di Osaka questo fine settimana (nel Giappone occidentale) dopo aver incontrato il primo ministro Shigeru Ishiba a Tokyo.