“La produzione di formaggio nell’Unione Europea dovrebbe rimanere pressoché invariata nel 2025 rispetto all’anno precedente, attestandosi a 10,7 milioni di tonnellate. La domanda stabile da parte dei consumatori interni e dei compratori internazionali continua a sostenere la produzione di formaggio, nonostante la diminuzione dell’offerta di latte nell’Ue”. E’ quanto emerge da un report dell’Usda, il Dipartimento Agricoltura degli Usa.
“Le esportazioni di formaggio dell’Ue sono previste in leggero aumento nel 2025, dopo un 2024 caratterizzato da esportazioni stabili. Nei primi cinque mesi del 2025, le esportazioni di formaggio dell’UE hanno registrato una crescita robusta verso il Regno Unito, il Giappone e la Corea del Sud, e una crescita più contenuta verso gli Stati Uniti”, prosegue il report. “Il Regno Unito è storicamente il principale mercato di esportazione del formaggio Ue, e le esportazioni di formaggi freschi e cheddar verso il Regno Unito sono state particolarmente forti all’inizio del 2025”.
“Il consumo interno di formaggio nell’Ue dovrebbe aumentare leggermente nel 2025, con Germania, Francia, Italia, Polonia e Spagna tra i principali Stati membri consumatori. Il consumo di formaggio nell’Ue è in aumento ogni anno dal 2022, dopo un lieve calo registrato in quell’anno a causa della riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. Tuttavia, la crescita del consumo nel 2025 è limitata dalla bassa crescita della produzione interna”, sottolinea ancora l’Usda.