In vista della decima edizione di febbraio 2026, Myplant & Garden, il più importante salone internazionale per i professionisti del florovivaismo, del garden, del paesaggio e del verde sportivo in Italia, conferma il trend positivo del valore delle produzioni florovivaistiche italiane, dopo le anticipazioni diffuse mesi fa.
Il settore si conferma in crescita, nonostante le sfide poste dagli sbalzi climatici che continuano a influenzare l’agricoltura in generale. Il 2024, secondo i dati Istat, ha registrato il nuovo record di valore alla produzione, superando i 3,25 miliardi di euro: +3,5% rispetto all’anno precedente, +23% rispetto a cinque anni fa e +30,8% rispetto a dieci anni fa. Il 54,5% del valore totale della produzione florovivaistica è attribuito al comparto vivaistico, che ha superato quota 1,7 miliardi di euro (+3,4% rispetto all’anno precedente). Il 45,5% proviene dall’attività floricola, che ha toccato 1,5 miliardi di euro (+3,5% rispetto al 2023). Negli ultimi dieci anni – nel 2015 la produzione complessiva ammontava a circa 2,5 miliardi di euro), l’attività floricola ha registrato una crescita media annua del +2,8%, mentre l’attività vivaistica un +2,6% di crescita media annua.
Il comparto rappresenta l’8% delle produzioni vegetali e il 5,3% del totale agricoltura, rappresentato, secondo l’ultimo censimento agricolo, da 20mila imprese (9.356 operative nel vivaismo e 11.855 per piante e fiori). Sono oltre 45mila gli ettari di terreno dedicato al florovivaismo in Italia. La top ten delle regioni con la maggiore produzione florovivaistica nel 2024 è così composta, nell’ordine: Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Emilia-Romagna e Veneto, con il Friuli-Venezia Giulia a tallonare il Piemonte per la decima posizione. Tutte queste regioni, ad eccezione di Campania e Puglia, hanno registrato un incremento produttivo pari o superiore al 3%.
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