“Il problema principale resta quello delle importazioni massicce di prodotto straniero”. Lo dice sostiene Gianluca Lelli, amministratore delegato di Cai-Consorzi agrari d’Italia, che ad oggi costituisce il più grande stoccatore di grano del nostro Paese, confrontandosi con la caduta dei prezzi del grano. Come riporta il Sole 24 Ore, nei primi cinque mesi del 2025 l’arrivo di frumento duro dall’estero è aumentato del 18%: quello canadese, in particolare, è più che raddoppiato (+119%) rispetto all’anno precedente. “Ormai non è il primo anno – evidenzia Lelli – che diversi Paesi, dal Canada alla Turchia fino alla Russia, inondano il mercato italiano con le loro produzioni proprio a ridosso della nostra stagione di raccolta, determinando la caduta dei prezzi. A tutto questo ora s è aggiunto anche il dollaro basso, che rende alcune importazioni dall’estero ancora più competitive visto che le transazioni di grano avvengono in dollari”.