L’Istat conferma in modo definitivo la stangata che si è abbattuta sulle vacanze estive degli italiani, e dai numeri dell’istituto di statistica emerge anche un allarme legato al caro-scuola. Lo afferma il Codacons, intervenendo sul dato dell’inflazione diffuso oggi. Ad agosto l’inflazione si attesta al +1,6% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +526 euro annui per la famiglia “tipo”, +716 euro per un nucleo con due figli.
I rincari più sostenuti, tuttavia, riguardano proprio le voci legate al turismo – denuncia il Codacons – I prezzi dei voli nazionali, ad esempio, crescono del +23,5% su anno (+3,5% i voli europei), le tariffe dei traghetti del +7,8%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del +10,4%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +6%, quelle dei servizi ricreativi e sportivi (lidi, piscine, palestre, ecc.) del +7,2, musei e monumenti storici +4,2%, ristoranti +3%, pizzerie +3,6%, auto a noleggio +4%.
Le brutte notizie per i consumatori però non sono finite: alla stangata estiva si aggiunge anche quella legata alla scuola – evidenzia l’associazione – Secondo i dati dell’Istat, infatti, i prezzi del materiale scolastico aumentano in media del +4,8% su anno, mentre i listini dei libri scolastici segnano un rialzo medio del +3,8%, a dimostrazione di come tutte le denunce del Codacons circa il caro-scuola e la stangata d’autunno a carico delle famiglie fossero più che fondate.