“Come Anfia ribadiamo ancora una volta l’assoluta necessità di operare secondo le linee del Rapporto Draghi. A distanza di 12 mesi, non c’è più tempo da perdere”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione nazionale filiera automobilistica, in cui viene sottolineato che “ad un anno dal rapporto sulla Competitività, anche Mario Draghi ripete alla Commissione Ue che per il settore automotive non è stato fatto praticamente nulla e che servono risposte rapide e concrete”. Anfia ribadisce che “servono proposte concrete: revisione dei target di Co2 anzitutto per il triennio 2025-2027, per il quale vanno ridefiniti i target per gli LCV; revisione dei target di CO2 al 2030, ipotizzando un loro innalzamento a 75-80 g/km di CO2 e, infine, al 2035, prevedendo fin d’ora un’estensione fino a 5 anni del tempo per adeguarsi ai target e una quota fino al 25% di veicoli non BEV; per i veicoli industriali, definire nuovi target rispetto agli attuali, che sono irraggiungibili e di cui si parla troppo poco; un piano serio di decarbonizzazione del parco circolante dei 250 milioni di auto con età media di oltre 12 anni e con valori emissivi che possono essere largamente ridotti già oggi senza attendere il 2035”.