Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato: “Questa collaborazione strategica, con un impegno tangibile per l’acquisto di energia da fusione, segna un momento di svolta in cui la fusione diventa una prospettiva industriale effettiva. Eni è impegnata a consolidare la collaborazione con Cfs tramite il proprio know-how tecnologico, sin da quando ha investito in Cfs nel 2018. In un contesto come quello attuale di crescente domanda di energia, Eni sostiene lo sviluppo dell’energia da fusione come nuovo paradigma energetico in grado di produrre energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile. Questa partnership internazionale conferma il nostro impegno a rendere l’energia da fusione una realtà, promuovendone l’industrializzazione per un futuro energetico più sostenibile”.
Il Ppa avviene in seguito al round di finanziamento di Serie B2 di Cfs, dal valore di 863 milioni di dollari, nel contesto del quale Eni ha incrementato il proprio investimento in Cfs.
Eni, che nel 2018 è stata tra i primi a investire in Cfs e a credere nella fusione, ne è oggi un azionista strategico. Nel 2023, Eni e Cfs hanno siglato un Accordo di Cooperazione per collaborare allo sviluppo dell’energia da fusione. Nel dettaglio, la collaborazione tra le due società include supporto operativo e tecnologico, esecuzione progettuale attraverso la condivisione di metodologie mutuate dall’industria energetica, nonché rapporti con gli stakeholder.
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