
Copyright foto: Stati generali Green Economy
‘Green economy: guidare il futuro in tempi di crisi’ è il titolo e il fil rouge che guiderà la 14esima edizione degli Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno il 4 e il 5 novembre all’interno di Ecomondo a Rimini Fiera. Organizzati in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, rappresentano il fulcro del dibattito politico di Ecomondo. Il processo partecipativo coinvolge aziende, istituzioni e policymaker in un confronto aperto, sviluppando proposte concrete per la decarbonizzazione, la gestione sostenibile delle risorse e la mobilità urbana.
L’evento si svolge nel pieno di una transizione ecologica globale, proprio mentre l’Europa si trova a un bivio. Mentre la Cina accelera la produzione di tecnologie green e gli Stati Uniti, sotto la presidenza Trump, rallentano il proprio impegno climatico, l’Unione Europea, interrogandosi sull’efficacia del Green Deal, cerca di mantenere la rotta verso un’economia decarbonizzata, circolare e nature-positive.
Sarà questo il focus della Relazione sullo stato della Green economy 2025, che verrà presentata in occasione della Sessione plenaria di apertura il 4 novembre mattina e che oltre agli aggiornamenti sulle tematiche strategiche della green economy in Italia, proporrà una riflessione sulla green economy nel nuovo contesto globale caratterizzato da crescenti difficoltà geopolitiche e da una maggiore competizione.
L’Unione Europea, infatti, a fronte dei crescenti costi anche economici dei ritardi globali nelle misure di mitigazione e di adattamento climatico, considerando le difficoltà e i maggiori costi dell’approvvigionamento di materie prime, molte delle quali sono ormai critiche, di fronte alle crescenti perdite di capitale naturale e di servizi ecosistemici, dovrebbe, pur con alcuni necessari aggiustamenti, tenere ben ferma la rotta per l’ineludibile transizione a una green economy, anche per ragioni di sostenibilità e competitività economica.
L’AGENDA DELLA GREEN ECONOMY. Le prospettive, le strategie e policy della green economy all’interno del dibatto globale, da parte dei Governi del mondo del business e della finanza, saranno invece i temi nella sessione Plenaria internazionale che si svolgerà il 5 novembre mattina, The green economy agenda in the news global scenario.
La sessione si articolerà in quattro momenti chiave. Nel primo panel, Prospettive globali, esperti da Europa, Asia, Usa e Africa analizzeranno le diverse traiettorie della green economy, tra politiche nazionali, investimenti futuri e leadership emergenti. Il secondo panel sarà dedicato a Financing the Transition: imprenditori cleantech, investitori e Commissione Europea discuteranno strumenti finanziari innovativi per accelerare la transizione, tra visione industriale e strategia istituzionale. Il terzo momento di confronto verterà su We Mean Business: tre settori chiave, energia, food e moda, racconteranno come stanno trasformando i propri modelli di business verso la sostenibilità. Infine, What to Expect from COP30: a pochi giorni dal vertice di Belém, Italy for Climate presenterà i trend globali delle emissioni e i temi caldi della Cop. EY esplorerà il ruolo del settore privato, e l’economista Jeffrey Sachs offrirà una visione globale su ciò che è in gioco.
GLI APPUNTAMENTI
4 novembre ore 11.15 – 13.00 | Sessione plenaria di Apertura – Sala Neri – Hall Sud
Green economy: guidare il futuro in tempi di crisi. Presentazione della Relazione sullo Stato della Green Economy 2025.
5 novembre ore 10.00 – 13.00 | Sessione plenaria internazionale – Sala Neri 1 – Hall Sud
The green economy agenda in the new global scenari. Sessione in inglese con traduzione simultanea.