Onu, Mattarella: Riforma governance necessaria, mondo è cambiato

“Senza cambiamento nei meccanismi di governance dell’ONU, il rischio è che molte nazioni rinuncino a guardarvi come il luogo in cui è possibile costruire obiettivi comuni. In verità le critiche riguardano, più che altro, la capacità effettiva di intervento nel corso di conflitti e scontri armati, mentre amplissimo è il riconoscimento del raggiungimento di ottimi obiettivi ascritto alle attività di tutto il sistema onusiano, con le sue agenzie”. Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista concessa alla ‘Voce di New York’. “ Il dibattito in corso per una riforma delle Nazioni Unite è benvenuto e necessario. Il mondo non è più, ovviamente, quello del 1945. Nuove sfide, nuovi attori, nuovi protagonisti sono emersi da tempo e l’ONU deve adeguarsi a questi cambiamenti, fermo restando il valore della Carta di San Francisco”, spiega il Capo dello Stato. “Il discorso non può che partire da una riflessione sulle modalità di funzionamento del Consiglio di Sicurezza – continua -. La proposta di Andreatta ispira in fondo anche quella attuale del gruppo United for Consensus, con l’introduzione di nuovi membri eletti e non permanenti ma di maggiore durata, e a beneficio soprattutto di quello che ora viene definito “Sud Globale”. Per quanto riguarda il diritto di veto, che spesso blocca la capacità decisionale del Consiglio soprattutto in presenza di crisi e conflitti, occorre acquisire la disponibilità alla discussione dei 5 Membri Permanenti. Esistono proposte per limitarne l’utilizzo e per migliorare i metodi di lavoro del Consiglio rendendoli in primo luogo più trasparenti. La riforma finora, dopo almeno 30 anni di dibattito, non è stata varata e, tuttavia, a dimostrazione di come il tema sia sul tappeto, la discussione su come rendere il Consiglio di Sicurezza più rappresentativo e in grado di svolgere le funzioni che la Carta fondativa gli attribuisce è tutt’altro che chiusa”.